L’aumento della vegetazione fluviale che, in occasione di precipitazioni eccezionali, si riversa successivamente sulle spiagge del litorale ligure, potremmo supporre che derivi soprattutto da alcuni fattori inerenti alla tropicalizzazione del Mediterraneo ed all’abbandono della campagna.
La tropicalizzazione infatti, e lo sentiamo e vediamo dalle notizie mondiali dove questi eventi sono stagionali ed impetuosi, incide fortemente sul territorio, sia esso naturale che cementizzato. Ma soprattutto l’impermeabilizzazione delle nostre colline, aiuta l’acqua a scendere più velocemente che se fosse naturalmente boscata o, comunque regimentata laddove l’uomo svolge le proprie attività agresti. E qui arriviamo anche al punto dell’abbandono delle campagne, che solo di recente, purtroppo grazie alla crisi, trova un ritorno che auspichiamo più rispettoso dell’ambiente.
Ed arrivando al nodo del problema spiaggiamento materiale ligneo sulle spiagge, ricordiamo, e ce lo ricordano gli scienziati, i tecnici, le ASL, e quanti sono deputati alla salute nostra e dell’ambiente, che l’abbruciamento tal quale della vegetazione sulle spiagge, crea diossina che si sprigiona dal salmastro di cui sono impregnati i rifiuti lignei. Chiaramente esistono, sempre di più, il problema della plastica ed altri materiali umani frammischiati alla vegetazione, accentuando il problema di uno smaltimento corretto.
Camminando lungo i nostri torrenti si può notare l’incuria della pulizia degli alvei, poiché oltre ai grossi tronchi depositati tuttora nei greti dei torrenti si stanno lentamente alzando con materiale lapideo, e non vegetazionale. Riteniamo che il materiale lapideo sarebbe idoneo per i ripascimenti delle spiagge.
Concludendo: tutte le teorie sul taglio degli arbusti ed alberi lungo le sponde dei nostri torrenti e dei loro affluenti, sono saltate. Le bombe d’acqua trascinano tutto indiscriminatamente ed occorre quindi rivedere radicalmente gli interventi in chiave sia vegetazionale che lapidea.
Pierluigi Biagioni Verdi Liguria area Tigullio – Angelo Spanò cooportavoce dei Verdi