Liguria. “Il modello della sanità lombarda rimane un modello virtuoso: come risulta dagli atti giudiziari resi pubblici online, infatti, il modello non c’entra nulla con le indagini riguardanti la vicenda Mantovani e non va confuso con le eventuali responsabilità personali. Magari tutte le regioni avessero i conti in ordine e un’offerta di buona sanità come quella lombarda”.
Così interviene la vicepresidente e assessore regionale alla salute Sonia Viale in risposta alle dichiarazioni della consigliera Salvatore.
“Nell’ordinanza – puntualizza Viale – nello specifico delle competenze sanitarie e sulla posizione dell’assessore Garavaglia, non si parla né di mazzette né di tangenti. Pertanto se il problema per la Salvatore riguarda l’aver incontrato e ascoltato delle associazioni di volontariato, allora siamo tutti colpevoli di reato e metto in guardia l’esponente del Movimento a guardarsi bene dall’ascoltare e raccogliere le richieste o le istanze di qualsiasi associazione visto che, a detta della stessa consigliera, si potrebbe configurare un comportamento ‘clientelare e affaristico’, cito testualmente, o addirittura ‘opaco e affaristico’. Mi chiedo a questo punto: dov’è l’immoralità? Nell’ascoltare il territorio?”.