Lavagna. E’ accusato di omicidio colposo pluriaggravato, guida in stato di ebbrezza e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Queste le accuse mosse dal pm Stefano Puppo nei confronti di Matteo Campanella, il ragazzo di 21 anni che lo scorso marzo si schiantò con la sua auto a Lavagna causando la morte dei suoi due amici che erano a bordo.
Il pm ha chiuso le indagini in questi giorni e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. L’auto di Campanella viaggiava a una velocità di 120 chilometri orari in via Fieschi, nel centro di Lavagna, dove invece era previsto un limite di 40 Km/h.
Arrivato all’altezza di una curva, il ragazzo aveva perso il controllo del mezzo e si era schiantato contro un furgone e una macchina regolarmente parcheggiati. Il suo amico era morto sul colpo, mentre la studentessa era morta 24 ore dopo all’ospedale San Martino di Genova.
Dagli accertamenti era emerso che Campanella aveva un tasso alcolemico pari a 1,94 (quando il limite è di 0,50) e aveva assunto cannabinoidi. I carabinieri avevano anche trovato sette grammi di hashish all’interno dell’auto.