L'evento

Profughi a cena nel foyer del Carlo Felice: a cucinare sono gli universitari genovesi

carlo felice

Genova. Il “salotto buono” della città, i marmi e il prestigio del teatro d’opera Carlo Felice saranno il luogo che ospiterà la cena “Welcome refugees”, organizzata dagli studenti di “Università solidale” – il movimento giovanile della Comunità di Sant’Egidio – per dare un simbolico benvenuto a 120 giovani profughi sbarcati in questi mesi in Italia e ospitati, nell’attesa della risposta alla richiesta di asilo politico, nelle strutture di accoglienza genovesi.

Fin dal mattino di oggi un centinaio di studenti di tutte le facoltà – italiani, ma non solo – cucineranno ed allestiranno la sala al primo piano del Teatro di piazza De Ferrari. Alle 19 arriveranno gli ospiti, ragazzi provenienti dalla Nigeria, dal Mali, dal Gambia, dal Pakistan.

A tavola i giovani siederanno insieme per incontrarsi, conoscersi ed iniziare a gettare le basi per una città diversa: accogliente ed inclusiva. All’evento, patrocinato dal Comune di Genova, porterà il suo saluto il sovrintendente del Carlo Felice, Maurizio Roi.

La cena “Welcome refugees” sarà anche l’occasione per lanciare ufficialmente la campagna #savemigrantssaveeurope con cui i giovani di Università Solidale raccolgono firme a sostegno di un appello che raggruppa tutte le proposte di Sant’Egidio in materia di migrazioni: potenziamento dei soccorsi in mare e creazione di canali di ingresso legali per mettere un freno alle morti in mare, richieste di asilo già dai Paesi di origine o di transito, attività di integrazione nelle scuole, nuove leggi di cittadinanza, promozione di un linguaggio meno violento e volgare attorno ai migranti, coinvolgimento degli Stati europei in attività diplomatiche più incisive.

Si potrà firmare in tutte le facoltà universitarie o contattando l’indirizzo e-mail: savemigrantssaveeurope@gmail.com.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.