Verso l'addio

Porto di Genova, Merlo traccia l’identikit del nuovo presidente: “Non stia chiuso in un fortino”

"Una persona di buona volontà, di pazienza, che non sia permaloso"

Genova. “Una persona di buona volontà, di pazienza, che non sia permaloso e che sia disponibile a lavorare tanto”. Luigi Merlo, al termine del Comitato Portuale nel corso del quale ha formalizzato le sue dimissioni, lascerà l’11 novembre, traccia l’identikit del suo successore.

Gli altri criteri li valuteranno gli altri, dice, ma sulla base della sua esperienza, 8 anni non certo semplici, a Palazzo San Giorgio, queste sono le caratteristiche che dovrà avere. “Questo è un lavoro che richiede una grande capacità di confronto – sottolinea Merlo – perché è un sistema complesso, un ente particolare, con un solo organo di indirizzo, che è il Presidente, a differenza di Regione e Comune che hanno la giunta in autorità portuale il Presidente, oltre al ruolo gestionale e di indirizzo ha anche quello di confronto con le comunità.

“È’ un lavoro molto impegnativo ma molto bello, faticoso ma la prima caratteristica è’ quella di essere aperti al confronto. Non si può essere chiusi in un fortino”. Oggi, quindi, l’ultimo comitato anche se, per fare un bilancio di questi lunghi anni al timone del porto più importante d’Italia ci sarà tempo nei prossimi giorni. “Oggi è l’ultimo comitato portuale, che avrà una prosecuzione il 10 novembre – conclude Merlo – abbiamo illustrato il piano delle opere e il bilancio e poi ci sarà la seduta in cui sarà consentito a tutti i membri del comitato di fare le loro osservazioni”.

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