Una orribile storia che arriva da Sestri Ponente. I fatti risalgono all’agosto scorso, quando al locale Commissariato di polizia si presentano i genitori di una ragazzina di 13 anni: la “relazione sentimentale” della figlia via whatsapp con un 15enne ha subito una svolta da incubo.
I contatti vanno avanti da alcuni mesi, quando la 13enne riceve alcune foto dei genitali del “fidanzatino”. Intimorita, decide di troncare, non immaginando ancora le conseguenze. La vendetta arriva sempre via whatsapp: le foto delle parti intime della ragazza finiscono un comune gruppo di amici; assieme a minacce se la relazione non fosse proseguita.
Di seguito arriva la telefonata di una donna che, fingendo di essere una poliziotta, rincara la dose. La pressione aumenta: il “fidanzato” pretende ora un rapporto sessuale, che fortunatamente non avviene. La 13enne crolla e confessa tutto ai genitori.
Dalla denuncia scattano le indagini della polizia. Non c’è nessun ragazzo, ma un uomo, italiano di 46 anni residente a Piombino. Si tratta di un ex dj autista di un’associazione di volontariato. La perquisizione nella sua abitazione permette di trovare altre immagini hard di tre minorenni, ragazze residenti a Perugia, Teramo e ancora Genova, dove, grazie alla tredicenne, aveva agganciato anche una sua amica.
L’uomo ora dovrà rispondere di adescamento di minorenni, detenzione di materiale pedopornografico, corruzione di minorenne, pornografia minorile e tentata violenza privata.