Tempistica incerta

Messa in sicurezza del rio Fegino, crescono i timori per la chiusura di via Borzoli

Saranno spostate e ricollocate le tubature della Iplom. Crivello: “Discuteremo con cittadini per limitare i disagi".

Genova. Il tam tam fra gli abitanti circola da qualche mese e cresce all’avanzare del primo lotto dei lavori della messa in sicurezza del Rio Fegino (e dei tratti terminali del rii Pianego e Figoi) che partono da monte per scendere fino alla confluenza nel Polcevera. L’opera è stata inserita all’interno del progetto Italia Sicura ma non è ancora stata completamente finanziata. La parte più delicata dei lavori è quella terminale (il lotto 3) che prevede l’ampliamento dell’alveo del rio attraverso il suo abbassamento e allargamento oltre al rifacimento di ponticelli e passerelle.

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Ma per far questo sarà anche necessario spostare e ricollocare le imponenti tubature del deposito Iplom che si trovano nell’alveo del torrente. In una riunione che si è svolta nelle scorse settimane tra alcuni rappresentati degli abitanti e i tecnici del Comune sarebbe stata ventilata la chiusura della parte finale di via Borzoli (lato Fegino) per un periodo che potrebbe arrivare a sei mesi, con i conseguenti fortissimi disagi al traffico di una strada che presenta note e notevoli difficoltà ma anche la messa in crisi delle attività commerciali del quartiere.

“Relativamente al terzo lotto – ha spiegato l’assessore comunale ai lavori pubblici Gianni Crivello rispondendo per iscritto a un articolo 54 presentato dal consigliere del M5S Mauro Muscarà – nell’attuale fase di progettazione i civici uffici, d’intesa con i progettisti, stanno studiando quali soluzioni tecniche e programmatorie adottare al fine di ridurre i disagi della popolazione, sopratutto per quanto concerne i riflessi sulla viabilità locale”.

Sentito telefonicamente l’assessore invita a “non fare terrorismosenza tuttavia poter escludere che una chiusura della strada possa ad un certo punto essere inevitabile: “Vedremo se sarà possibile arrivare a un senso unico alternato – spiega – in ogni caso faremo incontri con i cittadini per valutare come ridurre i disagi anche costituendo un osservatorio”.

Tempistiche previste ancora non ce ne sono: “No, perché il finanziamento ancora non c’è” ribadisce Crivello che ricorda come “la messa in sicurezza del rio Fegino che spesso dà problemi anche quando non si verificano veri e propri eventi alluvionali debba essere considerata da tutti come una priorità”.

Così mentre gli abitanti chiedono che il Comune e il Municipio vengano nel quartiere ad illustrare i lavori i consiglieri del M5S, insieme al capogruppo di FdS Antonio Bruno e a Gian Pastorino di Sel hanno chiesto la convocazione di una commissione per affrontare la questione, ma al momento la commissione non è ancora stata fissata.

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