Liguria. Anche l’Istituto Nazionale di Urbanistica si schiera contro il Piano casa di Toti. “Il cosiddetto piano casa elaborato dalla Giunta regionale si configura come un vero e proprio superamento dell’ordinaria pianificazione urbanistica in Liguria. Una prospettiva che non può che suscitare preoccupazione”, si legge in una nota.
“Se il provvedimento dovesse venire approvato così come è stato costruito dall’esecutivo regionale verrebbe ad essere istituzionalizzata la sostanziale deregolamentazione della densificazione di zone urbane anche di pregio – dice ancora l’Istituto – Stesso effetto di facilitazione si avrebbe per la progressiva lottizzazione delle aree extraurbane, siano esse di presidio che agricole, anche attraverso il trasferimento di volumi da altre parti di città, a condizione di convenzionare la realizzazione delle dovute opere di urbanizzazione con il Comune, con l’aggravante che la Regione avoca a sé l’approvazione delle varianti ai Puc in attesa dell’adeguamento alla nuova normativa da parte degli stessi Comuni”.
Secondo gli esperti, “ci sarebbe inoltre la sostanziale deregolamentazione degli interventi in porzioni di territori prima esclusi come i parchi che possono costituire, in particolare in riferimento alla possibilità di agire sulle pertinenze senza vincoli di destinazione d’uso, un bacino di edificabilità significativo stante le caratteristiche dell’ edificato ligure. Si configurerebbe infine una sostanziale libertà di agire senza limitazioni anche su edifici condonati”.
L’Inu parla di “cura energizzante di un comparto edilizio regionale già sovradimensionato e che fa anche supporre
la volontà di legittimare alcune operazioni (in particolare sulla costa) rimaste finora al palo, cura inopportuna perché agisce in un territorio fragile ma di qualità straordinarie già messo a dura prova da usi sconsiderati. Un intervento che rende la deroga e l’eccezione regola e struttura, data la sua configurazione che non prevede limiti temporali”.