Liguria. “Qualche settimana fa a Camogli si svolse una conferenza, presso l’Istituto Nautico, riguardante i danni sociali ed umani che la teoria gender arreca ai minorenni. Stasera, come sorta di excusatio non petita accusatio manifesta, si terrà un evento simile, ma in favore di tali teorie a dir poco discutibili”.
Così Fabio Bozzo, Coordinatore Regionale Movimento Giovanile Lega Nord Liguria, che spiega che “in sintonia con il Segretario della locale Sezione, Cristiano Benvenuto, non possiamo che esprimere la nostra assoluta contrarietà alla filosofia gender, prima di tutto perché nell’educazione dei bambini argomenti seri come la sessualità devono seguire il loro corso naturale, non essere psicologicamente inculcati da piccoli; secondariamente perché le cosiddette teorie sugli studi di genere, in inglese dette gender, nascono in ambienti pseudo filosofici quali il postmodernismo ed il decustruzionismo, ovvero presunte scuole di pensiero post sessantottine che fanno del nichilismo e dello squallore sociale le loro bandiere”.
“Perché questo? Perché la sinistra, che non a caso appoggia con entusiasmo il gender, dopo aver fallito il tentativo di distruggere la Civiltà Occidentale con l’appoggio alla sanguinaria dittatura sovietica e con le violenze sessantottina e brigatista, ora cerca di farlo in modo più sottile, ovvero con l’immigrazione selvaggia, che rischia di snaturare la nostra identità, ed inculcando nei bambini una sessualità perversa, con lo scopo di rendere meno virile l’Europa e l’Occidente, lasciandoci così moralmente indifesi di fronte a masse di persone che sono ben rappresentate dall’ISIS”.
“Concludo con delle necessarie precisazioni. Intanto che l’opposizione della Lega Nord al gender nulla ha a che vedere con prese di posizione omofobe. Il nostro slogan in questione è Libertà per tutti, anche per i gay, ma giù le mani dai bambini. Secondo sottolineo che noi stasera non parteciperemo, nemmeno come sgraditi ospiti, alla conferenza pro gender di Camogli, in questo modo rimarcheremo la nostra differenza con i signori che vennero a contestare, rimediando figure degne di persone poco istruite, l’evento in favore della famiglia tradizionale dei mesi scorsi. Infine ricordo a tutti che, su iniziativa dei Consiglieri leghisti, giusto questo martedì Regione Liguria ha bandito gli studi di genere dalle scuole della nostra Regione. Il fatto che tale atto fosse ben chiaro nel nostro programma elettorale regionale dovrebbe far capire a certe lobby che la società civile, in quanto tale ed in base al suo voto libero e segreto, non gli appartiene come esse vorrebbero”.