Liguria. Ecco quali sono gli undici punti del Piano Casa approvato oggi dalla giunta regionale della Liguria e che, dopo l’esame della commissione, intorno a metà novembre dovrà essere votato e discusso dal consiglio regionale.
La percentuale di ampliamento degli edifici da ricostruire è stata elevata dal 35% al 50% per quelli che si trovano in aree esondabili o in zone franose e che sono ricostruiti in zone sicure. L’ampliamento degli edifici esistenti da riqualificare è ammesso in tutti e 10 i parchi liguri, oltre a quelli nei quali era già consentito della legge vigente, sotto il controllo dell’Ente parco.
Sono mantenuti gli strumenti di controllo ambientale, la difesa del suolo e la tutela del paesaggio. Vengono invece abrogate le norme tecniche che contenevano limitazioni alla progettazione degli interventi. L’ampliamento o il cambio di destinazione d’uso è esteso anche alle pertinenze degli edifici esistenti che non superino i 200 metri cubi.
La demolizione di edifici esistenti da riqualificare e la loro ricostruzione è resa più agevole ed estesa al territorio comunale, eliminando i vincoli di localizzazione e le condizioni per la ricostruzione presenti nella vigente legge regionale. Il Piano Casa della Regione Liguria diventa permanente per dare certezze di applicabilità a cittadini, imprese e Comuni.
I Comuni dovranno inserire nei loro piani urbanistici norme per la riqualificazione del patrimonio edilizio in conformità ai principi e alle misure di premialità previste dalla vigente legge regionale. Il Piano Casa è potenziato e semplificato per essere più efficace e conseguire migliori risultati per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, specie quello collocato in aree a rischio idraulico ed idrogeologico. E’ applicabile anche agli edifici condonati, in quanto divenuti regolari a tutti gli effetti. L’ampliamento degli edifici è aumentato da 170 metri cubi a 200 metri cubi, in proporzione all’edificio esistente.