In consiglio comunale

Lamette nel cibo e frittate verdi: il punto sulle mense scolastiche genovesi

mensa
Foto d'archivio

Genova. Le mene scolastiche sono state al centro di due interrogazioni in consiglio comunale. Barbara Comparini (Lista Doria) ha chiesto un aggiornamento sulla situazione delle mense scolastiche, dopo il cosiddetto “sciopero del panino”.

“Pare che quest’anno ci sia una maggiore attenzione per la designazione dei rappresentanti dei genitori nelle commissioni mensa. È un segnale positivo. A questo punto chiedo come sia la situazione in seguito allo ‘sciopero del panino’ – ha detto la consigliera – Se il pasto insieme ai compagni è un momento educativo, questa connotazione andrebbe del tutto perduta con il consumo del pasto fornito dai genitori. Ci sono norme che impediscono di consumare il panino a scuola. Come si è potuto trovare la conciliazione tra le varie esigenze?”.

Ancora sul tema mense, Antonio Bruno (Fds), che ha chiesto quali misure siano state assunte dopo la somministrazione errata di un pasto speciale a un bimbo allergico, e parla anche di una lametta trovata nel cibo e di una frittata multicolore servita in una mensa genovese.

“C’è stata una sanzione per l’azienda responsabile dei disservizi che sono all’origine dello ‘sciopero del panino’? Ci sono state diffide, ammende?”.

La risposta è arrivata dall’assessore Pino Boero. “La prima ammenda è stata di 4.800 euro, in conseguenza del ritrovamento della lametta e per varie non conformità. Il Comune ha presentato anche una denuncia alla magistratura. Il lotto in questione, peraltro, è diviso con l’azienda Villa Perla, che lo condivide con quella responsabile del disservizio. Non è possibile la revoca di una parte del lotto, per cui il problema è complesso – ha spiegato – Il pasto sbagliato al bambino allergico è un fatto gravissimo, ma se ne è avuta notizia solo in un incontro con le commissioni mensa. Queste hanno un’apposita modulistica: i disservizi possono e devono essere segnalati tempestivamente. Il panino non investe solo l’aspetto educativo, ma anche quello della responsabilità degli insegnanti”.

Per quanto riguarda la fritta, infine, è stata data alla Asl per i controlli. “Ufficiosamente pare che sia non nociva, ma certo non bella né gradevole – ha concluso Boero – attendiamo la documentazione ufficiale. L’Anci stessa sta concentrando la sua attenzione sulle scuole e sulle mense scolastiche”.

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