Genova. Oggi presso l’Istituto Italiano di Tecnologia di Morego verrà conferito il premio alla carriera a Colin Sheppard, ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che per primo, alla fine degli anni 70, ha applicato la microscopia multifotonica in campo biomedico.
Il riconoscimento ai 40 anni di carriera del ricercatore sarà consegnato durante il MPE Meeting, la conferenza di riferimento mondiale sulla microscopia multifotonica che in quest’ultima edizione si tiene a Genova dopo essere stata, nelle precedenti edizioni, tradizionalmente organizzata ad Oxoford.
Il meeting organizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia riunisce i maggiori esperti al mondo nel settore. IIT, grazie agli studi avanzati nel campo della microscopia del Dipartimento di Nanofisica guidato da Alberto Diaspro, è entrato a far parte dei 10 laboratori al mondo di riferimento per queste tecniche.
La microscopia multifotonica, grazie alle intuizioni di Sheppard che ha saputo sfruttarne le potenzialità nel campo delle scienze della vita, permette un’analisi del vivente a livelli nanometrici (del miliardesimo di metro) e consente l’osservazione di fenomeni biologici alla base del funzionamento del nostro organismo direttamente in vivo.
Tali metodiche permettono inoltre l’identificazione e lo studio di numerose patologie legate al sistema nervoso quali Alzheimer, Morbo di Parkinson e numerose malattie cardiovascolari. “Le tecniche di microscopia multifotonica sono fondamentali per affrontare una delle sfide più grandi della scienza moderna: la comprensione del nostro cervello e dei meccanismi alla base del suo funzionamento” afferma Alberto Diaspro, “avere tra noi Colin Sheppard, considerato a livello mondiale uno dei padri di queste tecniche di microscopia, non può che essere motivo di grande orgoglio” conclude Diaspro.