Genova. Rinvio a giudizio per l’ex presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi, per la nuora Francesca Amisano, per la moglie Umberta Rotondo e per altre tre persone. Lo hanno chiesto il procuratore aggiunto Nicola Piacente e il sostituto Silvio Franz.
L’inchiesta è quella che riguarda il Centro Fiduciario dell’istituto di credito ligure. A tutti i coinvolti, tra cui gli ex vertici Antonio Cipollina, Gian Marco Grosso e Marcello Senarega, vengono contestati i reati di riciclaggio, favoreggiamento reale e ostacolo agli organismi di vigilanza.
Cf spa, secondo l’accusa, avrebbe costituito in alcune occasioni “un crocevia strategico per la gestione di pratiche finanziarie” definite opache riguardanti capitali di provenienza illecita.
La Guardia di Finanza avrebbe accertato che i vertici del Centro Fiduciario, sotto l’influenza di Berneschi che era vicepresidente del cda, tutelavano alcuni clienti, titolari di depositi di rilevante importo, tra cui lo stesso Berneschi e il suo nucleo familiare, al punto di alterare e nascondere documenti di operazioni finanziarie operate da alcuni clienti attraverso società perché non finissero sotto i riflettori degli ispettori della Banca d’Italia e dell’unità di informazione finanziaria durante le operazioni ispettive.