La difesa

Inchiesta alluvione, Paita: “Vado a testa alta, dimostrerò mia estraneità”

alluvione genova 15 novembre

Genova. Raffaella Paita respinge ogni addebito e spiega che “io non avevo la competenza per dare l’allerta. In questo Paese esistono tre gradi di giudizio nel corso dei quali sono assolutamente certa di poter dimostrare la mia estraneità ai fatti”.

L’ex assessore regionale alla Protezione civile e attuale capogruppo in Regione risponde così a chi le chiede se intenda dimettersi per difendersi meglio in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio formulata a suo carico dalla Procura di Genova.

Per gli inquirenti sarebbe responsabile, insieme alla dirigente della protezione civile Gabriella Minervini, di omicidio colposo e disastro colposo per l’alluvione del 9 ottobre 2014.

“Resta il dolore per una vicenda delicata, ma io vado a testa alta perché so di aver fatto il mio dovere in quelle ore e nei giorni successivi. Non esiste in Italia – ha ribadito Paita – un caso di un assessore che sia stato condannato per non aver dato l’allerta essendo questo un provvedimento di carattere tecnico”.

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