Genova. Solo l’assessore comunale Emanuele Piazza può stupirsi della classifica delle città “smart” cioè ecologicamente sostenibili che ci vede al ventinovesimo posto, superata da Milano, Roma, Venezia, Bologna e da tutte le città del Nord Italia a causa della gestione dei trasporti, dei rifiuti e alla mancanza di verbe urbano.
Stupiscono, invece, i richiami dell’assessore al porto, al turismo e all’innovazione.
E’ proprio il porto uno dei fattori principali di degrado sociale e ambientale con pesanti servituù di aree sottratte alla citta’, pesante inquinamento acustico (soprattutto nella Zona di Palmaro e Pegli lido) e dell’aria nel centro città con i fumi delle navi incontrollati e nella zona di Multedo e Sampierdarena con impianti petroliferi e petrolchimici.
Inoltre, è sotto gli occhi di tutti la politica della giunta di centro sinistra che penaliza il trasporto publbico, astenendosi da misure facilitatrici come le corsie riservate e i posteggi di interscambio e attacca i lavoratori di AMT un giorno si e l’altro anche.
Infine segnalo l’anomalia del Piano d’Azione per l’energia sostenibile (SEAP) che ha ala primo punto della riduzione dell’inquinamento la produzione di energia da rifiuti con gassificatore, quando, non solo il gassificatore ma anche il biodigestore, non sono più previsti in territorio genovese da AMIU e amministrazione comunale.
Antonio Bruno
capogruppo Fds Consiglio Comunale Genova