Genova. E’ arrivata in Procura la vicenda dell’acquedotto di Fegino, da giugno prosciugato a causa dei lavori al nodo ferroviario di Genova. Dopo i tantissimi disagi subiti, infatti, sette abitanti gravemente malati, hanno presentato un esposto tramite il loro legale, l’avvocato Rachele De Stefanis.
I residenti chiedono la tutela della loro salute, in particolare di indagare se vi siano state omissioni di atti d’ufficio nei loro confronti. L’esposto è in mano al procuratore capo di Genova Michele Di Lecce, che ha aperto un
fascicolo e nei prossimi giorni lo assegnerà al gruppo competente per materia.
La zona di Fegino è rimasta a secco a giugno e secondo gli abitanti sarebbero stati i lavori per la galleria del nodo ferroviario a compromettere le falde, prosciugandole.
La scorsa settimana, in consiglio comunale, era stato approvato un ordine del giorno che impegnava la Giunta
Doria ad “avviare una forte azione di persuasione nei confronti di Rfi affinché al più presto stabilizzi la fornitura del servizio idrico alle case di Fegino”.