Liguria. L’obiettivo è ambizioso e, visti i risultati attuali, di strada da fare ce n’è ancora tanta. Nel frattempo la Regione ha iniziato oggi il percorso che porterà ad una legge sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Il disegno approvato oggi dalla Giunta fissa parla di misure inderogabili che prevedono, per tutti i Comuni liguri, di arrivare entro il 31 dicembre 2016 all’obiettivo del 50% e al 65% nel 2020, con risultati certificati dall’Osservatorio regionale sui rifiuti.
Molto per tutti, moltissimo a Genova, che continua ad esportare i suoi rifiuti regione e rimane con la discarica di Scarpino chiusa. Gli oneri per i non adempienti saranno particolarmente salati: 25 euro per ogni tonnellata di rifiuto conferita in discarica, a concorrenza del quantitativo mancante rispetto agli obiettivi di riciclaggio.
“Bisogna partire dal presupposto che si tratta di percentuali che dovevano essere raggiungere entro il 2012, pertanto questo provvedimento – spiega l’assessore Giampedrone – non vuole essere una punizione ai Comuni, ma piuttosto un invito per tutti ad un cambio di marcia in quanto la situazione in cui versa tutta la regione, ma soprattutto Genova, è fuori controllo e obbliga i cittadini genovesi a sobbarcarsi di costi extra per il pagamento della Tari, per far fronte ai costi del conferimento dei rifiuti fuori regione”.
“E’ evidente che a questo punto – continua l’assessore – è richiesto a tutti un’assunzione di responsabilità, a partire dagli amministratori, ma anche ai cittadini che ormai hanno superato i limiti della pazienza”.
Ancora a fine 2014 la raccolta differenziata in Liguria ammontava al 35,80% invece del 65% come previsto dalla normativa. Una situazione a cui fa da contrappunto un’elevata produzione di rifiuti pro capite, pari a circa il 13% in più rispetto alla media nazionale, anche in considerazione delle presenze turistiche. “A fronte di una difficile situazione – aggiunge Giampedrone – auspichiamo che tutti i gruppi in consiglio regionale vogliano aderire e condividere questa nostra proposta e approvarla al più presto, in quanto non è più procrastinabile una legge con misure per stimolare l’impegno dei Comuni alla raccolta differenziata e anche delle penalità, in caso di mancato raggiungimento dei risultati”.