Carasco. E’ un territorio che continua a franare, quello della Liguria. L’ultimo episodio in ordine di tempo riguarda Santa Maria di Sturla, località già interessata poche settimane fa da uno smottamento. Nelle ultime ore due massi della grandezza di circa 6 metri cubi si sono staccati dal costone, costringendo la città Metropolitana ad ordinare la chiusura della sottostante provinciale 586 “della Val D’Aveto” dalle 8 di domani, giovedì 8 ottobre, fino a termine dei lavori di messa in sicurezza. Al momento è stato predisposto un senso unico alternato, facendo scorrere il traffico solo nella corsia a valle.
Una chiusura che provocherà non pochi disagi e che lascerà libero il transito solo ai mezzi pubblici solo fino alle 8.40, ma che dovrebbe terminare nella mattinata. Divieto di transito è stato stabilito anche per i pedoni.
Occorrerà sollevare le reti di protezione che erano state poste sul versante dopo il movimento di metà settembre e far scendere i due massi a valle, verificando la stabilità del terreno sottostante. Nel frattempo, durante la notte sarà assicurato il monitoraggio costante della situazione. Solo dopo il disgaggio del terreno si potrà quantificare la durata dei lavori per poter riaprire la strada.
Le strade alternative sono la provinciale “della Scoglina”, quella “del Passo di Romaggi” e la strada intercomunale Semovigo-Val Graveglia. “Il 26 ottobre verrà consegnato alle imprese il cantiere per la messa in sicurezza definitiva della frana – conferma intanto il consigliere delegato ai lavori pubblici della Città metropolitana Gianni Vassallo – che avranno un costo di 515.000 euro, messi dalla Città metropolitana (140.00 euro) e dalla Regione Liguria (375.00 euro)”.
Foto da Comitato Salviamo la Fontanabuona