Sori. C’è aria di festa in piscina, ritorna un grande ex come Federico Lapenna; i tifosi lo applaudono, lo osannano con striscioni ed Eraldo lo premia con tanto di targa. La Pro vince per 11-4 ma fatica parecchio ma alla quarta sirena riesce ad avere la meglio su un’ottima Lazio. “Stiamo caricando tanto”, dirà alla fine Mister Pomilio.
Mandic prova a inventare già dall’inizio, dalle prime battute, ma Radic é attento e sventa in più occasioni, sul terzo tentativo però Aicardi ribatte in rete per l’1-0. Poco tempo dopo tuttavia la Lazio sfrutta un’imprecisione dei padroni di casa e in controfuga il brasiliano Charuto risponde: è l’1-1. Servono le reti di Gitto e Fondelli, dopo l’impostazione di una buona manovra, per portare sul +2 i biancocelesti di Mister Pomilio. Il primo tempo va in archivio proprio su questo parziale (3-1).
Sandro Sukno, decide tutto il numero 6 in apertura di set, conquista la sfera sul primo scatto e va segnare con precisione balistica la rete del 4 a 1; ma i capitolini non mollano e – ancora una volta – Charuto va in gol (4-2).
È una Lazio compatta, arcigna e ben messa in acqua; i capitolini difendono bene gli spazi e provano a ripartire sugli errori dei padroni di casa. A poco più di due minuti dal termine il parziale recita ancora 4 a 2 in favore dei recchelini.Si diceva della determinazione e del cinismo laziale, la prova arriva a un minuto e mezzo dalla seconda sirena, quando Cannella – con l’uomo in più – supera Tempesti: è il 4-3.
La Pro Recco fatica, non riesce a far il break e a staccare la Lazio che dal canto suo interpreta per davvero la partita perfetta (complice un po’ di imprecisione da parte recchelina).
La porta difesa da Radic sembra stregata. L’estremo difensore laziale stoppa, blocca e rende innocuo ogni tiro delle bocche da fuoco recchesi che oggi sembrano avere le polveri bagnate. Praticamente un tempo senza segnare, tanto passa prima che l’ex Niccolò Gitto vada di nuovo segno per il momentaneo 5-3. Si tratta della personalissima doppietta.
Parte il quarto tempo e serve tutta la forza di Aicardi per portare la Pro sul +3 grazie a una rovesciata di pregevole fattura. Il Recco sembra rompere il ghiaccio e a dimostrarlo arriva la prima marcatura a uomo in più, la firma è quella del mancino Dusan Mandic (7-3).
Mancano cinque minuti al termine e Ivovic si ripaga con gli interessi dall’errore commesso (nel terzo set) a tu per tu con Radic: il numero 11 da posizione defilata coglie lo spigolo sotto la traversa, è l’8-3.
Il gol numero nove porta la firma di Sandro Sukno, tripletta per lui, grazie all’uomo in più; ma anche la Lazio va in rete e anche la formazione capitolina lo fa grazie alla superiorità numerica, gol di Di Rocco.
C’è ancora un po’ di tempo per assistere ai due gol dei biancocelesti di casa, ovvero a quelli di Sukno (poker per lui) e di Di Fulvio.
Mister Amedeo Pomilio: “Buona prova in difesa, vorrei partire da questo. In questo periodo siamo in piena fase di carico ed è normale ritrovarsi in una partita un po’ “rigidi” e con un filo di nervosismo addosso. Dobbiamo domare queste situazioni e trasformarle in efficacia, solidità e concentrazione”.
Andrea Fondelli: “Siamo molto carichi di lavoro e stiamo caricando. Non vuole essere una scusa, è palese di quanto in attacco non abbiamo sfruttato le occasioni, soprattutto in fase di tiro. Credo che nonostante la condizione fisica dobbiamo essere più concentrati. Prendiamoci questi tre punti e continuiamo a lavorare, è importante”.
PRO RECCO WATERPOLO 1913-SS LAZIO NUOTO: 11-4
(3-1; 1-2; 1-0; 6-1)
PRO RECCO WATERPOLO 1913Tempesti, Di Fulvio 1, Mandic 1, Figlioli, Giorgetti, Sukno 3, Giacoppo, Aicardi 2, Fondelli 1, Bodegas, Ivovic 1, Gitto 2, Pastorino.Allenatore: Amedeo Pomilio
SS LAZIO NUOTORadic, Ferrante, Vitale, De Vena, Charuto 2, Di Rocco 1, Giorgi, Cannella 1, Leporale, Lapenna, Maddaluno, Mele, Vespa.Allenatore: Antonio Vittorioso
Arbitri: Gomez e ZeddaDelegato: Tedeschi
Superiorità numeriche: Recco 3 su 10, Lazio 2 su 4; usciti per limite di falliSpettatori: 150 circa