Ieri sera vivace incontro sull’ipotesi di aprire un nuovo impianto di maricoltura a Bogliasco.
L’installazione di tale impianto in questa particolare zona incide pesantemente sui delicati equilibri ecosistemici marini in un’area SIC (Sito a Interesse Comunitario: IT 133 25 75). Va a interferire sulle tradizionali attività (sostenibili e a km zero) di centinaia di pescatori locali, che vedrebbero ridursi pesantemente gli spazi di mare aperto in cui praticare la propria professione e di conseguenza diminuire il proprio sostentamento. Limiterebbe oltremisura le attività delle associazioni sportive collegate al mare, dalla vela alle regate. E, sovrapponendosi poi a circa metà della lunghezza litoranea di Bogliasco, assesterebbe pure un duro colpo al turismo in una delle zone più suggestive e caratteristiche della Liguria: il golfo Paradiso…
Ciliegina sulla torta: nessun residente o pescatore è stato consultato prima di pianificare il progetto. Come sempre, la macchina istituzionale si trova avulsa dalla realtà e lontanissima dai cittadini. Insomma, basterebbe il semplice buon senso e ascoltare chi il territorio lo vive quotidianamente per affermare con forza e decisione che la maricoltura a Bogliasco… non s’ha da fare!
La sala consiliare del comune di Bogliasco, chiesta dal gruppo di attivisti 5 stelle e cittadini residenti per svolgere l’incontro pubblico sul tema maricoltura, nei giorni scorsi era stata negata senza motivo dal sindaco Luca Pastorino. Peccato che la sala non sia stata concessa neppure a posteriori, senza che fosse data risposta alla richiesta inviatagli via mail. Ennesima occasione persa per il sindaco di occuparsi dei problemi del suo comune.
Marco De Ferrari, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria