L'incertezza

Ascensore di Villa Scassi, con i ritardi a rischio 10 milioni di finanziamenti. Rixi: “Tursi faccia in fretta fideiussione o delibera”

Il Comune di Genova rassicura: "Ce la faremo", ma ancora non ha deciso con quale strumento (fidejiussione o delibera) garantirà Roma e Bruxelles

cronaca

Genova. E’ una corsa contro il tempo quella che Tursi deve compiere in queste settimane per ‘salvare’ il finanziamento europeo da 10 milioni di euro erogato per il Por Sampierdarena. Più precisamente la corsa in senso stretto il Comune di Genova l’ha già persa visto che la principale opera del Por, vale a dire il nuovo ascensore del Villa Scassi, non verrà realizzato nei tempi previsti per legge, vale a dire il 31 dicembre di quest’anno. Poco importa il Comune per evitare di perdere tutto il finanziamento dovrà nelle prossime settimane scegliere tra due strade per ‘garantire’ che l’ascensore sarà completato e collaudato entro il 2016: quella di una fideiussione bancaria da 10 milioni o quella di una delibera di giunta con cui vengono accantonata pari risorse dal bilancio

Grazie all’intervento della Regione Liguria, infatti, il Comune di Genova potrebbe ottenere da Roma e da Bruxelles una proroga a patto di garantire però con risorse proprie che l’ascensore sarà pronto e collaudato entro il 2016.

La polemica con la Regione. “Se alla fine del 2016 l’ascensore non dovesse essere ancora funzionante – dice l’assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi – i soldi tornerebbero all’Europa e e come Regione non abbiamo intenzione di metterci un euro anche perché il ritardo di Tursi sul Por di Sampierdarena potrebbe mettere a serio rischio futuri finanziamenti comunitari per tutta la Liguria. “A luglio avevamo parlato di come si potevano modificare i progetti per fare investimenti che raggiungessero una spesa di 10 milioni, ma niente è stato fatto”. Che tipo di investimenti? “Avevo suggerito diverse possibilità – spiega Rixi – dalla riqualificazione dei mercati per esempio all’installazione di una nuova tipologia di luci a led sulle strade del quartiere o ancora alle telecamere di sorveglianza. Ma questo non è stato fatto e ora si rischia di perdere tutto”.

Il punto sui lavori. Il progetto definitivo del nuovo ascensore che si muoverà prima in ‘orizzontale’ lungo il vecchio tunnel pedonale di via Cantore per poi salire in verticale fino all’ospedale Villa Scassi, è stato presentato a dicembre 2013 ma poi approvato dal Ministero dei Trasporti solo a luglio 2014. Da allora sono seguiti altri intoppi tra tubature da spostare e un antico pino da salvare. Difficile imputare a Tursi precise repsonsabilità e ora i lavori stanno andando avanti ma il ritardo è ormai evidente. “Dobbiamo rendicontare 2,8 milioni di euro entro la fine dell’anno – spiegano gli assessori Anna Maria Dagnino e Gianni Crivello – e il progetto va avanti tra la realizzazione delle opere civili, l’intervento sul vecchio corridoio e la sistemazione collina. Si lavora anche sui macchinari, cioè le nuove cabine e le vie di corsa. Infine entro le fine dell’anno pagheremo interamente il progetto definitivo e contiamo di terminare i lavori per giugno del prossimo anno”. Da mettere in conto ci sono però le tempistiche del collaudo che è gestito direttamente del ministero e potrebbe provocare nuovi rallentamenti.

“Siamo fiduciosi e con la Regione abbiamo fatto il cronoprogramma ancora pochi giorni fa. Non è possibile inserire opere di manutenzione ordinaria nei por e in ogni caso farlo a sei mesi dalla scadenza dei por sarebbe stato impossibile” replica Crivello. Intanto però il tempo stringe e la Regione vuole garanzie entro il 31 ottobre: “Ho precisi impegni con il ministero – dice – e già Tursi ha ignorato la prima scadenza che era il 30 settembre. Ora serve una rendicontazione puntuale e un atto pubblico, fideiussione o delibera, ma deve essere fatta in fretta”

Sulla strada che percorrerà Tursi però la decisione deve ancora arrivare: ” Il problema esiste – ammette l’assessore comunale al Bilancio Franco Miceli – ora dovremo valutare se fare una fideiussione che presenta maggiori vincoli perché è di fatto un indebitamento con le banche o percorrere la via della delibera di Giunta”. L’assessore non nasconde una certa preoccupazione ma “mi è stato assicurato che entro il 2016 l’ascensore sarà pronto, nei prossimi giorni dovremo decidere quale strada intraprendere”.

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