Passata l’emergenza, si è ripreso a costruire come sempre, il caso di Genova è emblematico: dalle tragedie non riusciamo a imparare” lo dichiara Samuele Segoni, geologo e deputato di Alternativa Libera a seguito della trasmissione Report di ieri sera su RaiTre che nel servizio “Panta rei” ha mostrato lo stato d’incuria degli argini del Bisagno e dei suoi affluenti nonché la costruzione di una casa, di un centro commerciale e di un parcheggio interrato in una zona alluvionata a pochi metri dal fiume.
“Le aree descritte- esordisce Segoni- sono le stesse dell’alluvione del 2014. Si è continuato a costruire e pianificare con scelte discutibili, in spregio a ogni regola di buonsenso”.
“Il Sindaco Doria – continua- non può non sapere cosa si costruisce sul suo territorio. Non si può più attribuire la responsabilità all’eccezionalità degli eventi: chi è responsabile della gestione del paese non può più sperare di farla franca chiudendo un occhio sulla speculazione edilizia o sull’incuria degli argini dei fiumi”. A causa del cambiamento climatico i fenomeni meteorologici estremi capiteranno sempre più spesso su un territorio che a causa di come viene gestito, è sempre meno adatto a smaltirli visto che si unisce, alle costruzioni scriteriate in città, un’incuria totale dei bacini montano-collinari. E dunque bisogna attrezzarsi per affrontarli” conclude Segoni.