Gli ultimi governi del nostro sventurato Paese, quelli presieduti da Monti, Letta e oggi Renzi, hanno due elementi in comune: sono stati tutti sostenuti dal Partito Democratico e hanno tagliato le risorse ai principali servizi pubblici con lo scopo, nemmeno troppo velato, di privatizzarli.
Pertanto non ci stupiscono i dati su AMT, l’azienda del trasporto pubblico genovese. In un mondo che va sempre più veloce, il trasporto pubblico deve essere “competitivo” e più “conveniente” rispetto alle auto private. Ma oggi la “competizione” viene stravinta dal mezzo privato, proprio a causa di queste politiche e di questi tagli: le corsie preferenziali per il trasporto pubblico non esistono e spesso sono occupate da auto in seconda fila, le corse vengono continuamente tagliate, i costi dei biglietti e degli abbonamenti sono aumentati a fronte di una diminuzione del servizio e le condizioni di lavoro sono peggiorate.
Crediamo sia anche per questo che AMT ha perso oltre 3 milioni di passeggeri con un calo di entrate che supera il milione di euro (confronto primo semestre 2015 con primo semestre 2014). Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: i soldi per le grandi opere devono essere investiti nel trasporto pubblico.
Marco Ravera – Segretario regionale Rifondazione Comunista Liguria
Ferdinando Mainardi – Commissario PRC Federazione di Genova