Cantiere da sequestrare?

Amianto nella cava di Cravasco, venerdì presidio del Movimento No Tav Terzo Valico

Il trattamento dell'amianto nel cantiere del Terzo Valico di Cravasco
Foto d'archivio

Genova. Un presidio venerdì pomeriggio a Cravasco contro il rischio amianto nel cantiere dei lavori per il Terzo Valico. Lo ha organizzato il movimento No Tav-Terzo Valico. “Gli ultimi aggiornamenti sulla situazione amianto nel cantiere del Terzo Valico di Cravasco mettono in luce negligenze e omissioni da parte di Co.Civ che sono inammissibili – si legge nella nota – se fino a qualche giorno fa non c’era chiarezza sul giorno del ritrovamento dell’amianto, sui luoghi di smaltimento, sui dati della qualità dell’aria e sulle violazioni nelle procedure di smaltimento, oggi la situazione è molto più grave”.

L’amianto è stato ritrovato nello smarino “abbancato” in cava, nel sito individuato come discarica per smarino “pulito”. A dirlo sono gli esiti delle nuove analisi di Arpal.

“Questo è gravissimo – spiegano gli organizzatori del presidio – perchè significa che Co.Civ ha estratto e trattato amianto come fosse roccia “pulita”, l’ha trasportato come roccia “pulita”, l’ha abbancato in una discarica in maniera abusiva violando ogni norma e protocollo, mettendo in serio pericolo la salute degli abitanti e dei lavoratori”.

Il Movimento lancia alcune domande nella speranza di avere una risposta: quanto del materiale che per mesi è stato trasportato tramite camion dalla galleria alla cava, senza alcuna precauzione, è contaminato? Una parte dello smarino estratto a Cravasco è stato utilizzato da Co.Civ in località Maglietto per l’allestimento del campo base, chi può avere certezze che anche su quei camion non ci fossero detriti amiantiferi? Com’è possibile che, se tutto questo è accertato, il cantiere non venga sequestrato?

Il ritrovo per il presidio è venerdì alle 18 a Isoverde nel piazzale davanti alla Casa del Popolo.

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