Genova. “L’incontro di ieri con uno dei principali imprenditori del mondo e uno dei principali operatori del porto di Genova è stato un momento importante per fare il punto su diversi temi. dopodiché siccome Msc ha a Genova un home port crocieristico credo che una sinergia con l’aeroporto sia particolarmente interessante sia per loro sia per Genova e per tutta la Liguria per rilanciare lo scalo genovese”. Il presidente riassume così l’incontro che si è svolto ieri a Ginevra con il numero uno di Msc Gianluigi Aponte. “Se solamente un parte dei crociereristi che partono con Msc e con Costa – ha aggiunto il governatore – utilizzassero come principale scalo l’aeroporto di Genova raggiungeremmo un volume di partenze e di arrivi tale da garantire competitività al nostro aeroporto. Credo sia un disegno fattibile in poco tempo, ne ragioneremo con i soci di aeroporto, a partire da autorità portuale e camera di commercio”.
La Regione anche se non è socia di aeroporto “non può stare immobile a vederlo appassire” ha ribadito Toti. “Basta atterrare a Genova per vedere che è uno scalo che gira ai minimi con un management capace ma a cui l’azionista ha dato il compito di tenere solo i conti in equilibrio”. “Ci vuole uno slancio – ha detto il presidente – perché l’aeroporto è un’infrastruttura strategica che non riguarda i proprietari. Inoltre è abbastanza assurdo che l’azionista di maggioranza sia l’autorità portuale. Dovremo ragionare con il Governo e con gli altri enti locali anche della proprietà dell’aeroporto, ma per prima cosa dobbiamo farlo ripartire”.
E a proposito di autorità portuale, Toti, è tornato sulla necessità di decidere il fretta il successore di Luigi Merlo. “Non si possono escludere la politica locale, le comunità locali e gli interessi locali dalla gestione di uno scalo importante come quello di Genova e non si può perdere tempo. Già se ne è perso molto con le dimissioni dell’attuale presidente” ha chiarito il presidente.
“Per quanto ci riguarda non può arrivare qualcuno che non sia coerente con il modello di sviluppo scelto dagli elettori di questa terra alle ultime elezioni – ha aggiunto il governatore – occorre trovare una persona che possa entrare da commissario, se il Governo vorrà percorrere questa strada, ma che possa poi ricoprire anche il ruolo di presidente una volta passato il periodo di commissariamento. L’altra strada è nominare il presidente con l’attuale sistema della terna e per noi resta un’alternativa percorribile”.
“Spero che il ministro Delrio – ha concluso il governatore – che è persona competente e, avendo fatto il sindaco, sa cosa significa governare una comunità locale, ci ascolti e si prenda una decisione al più presto”