Dolce morte

Accompagnò l’amica a morire: non fu istigazione al suicidio

Aula di tribunale

Una storia tragica che si conclude con un’assoluzione per Angelo Tedde, ex portiere di un albergo di Chiavari, imputato per aver accompagnato un’amica vicentina, Oriella Cazzanello, verso la dolce morte in Svizzera.

L’uomo, chiamato a rispondere di istigazione al suicidio, rischiava una pena di 3 anni e 4 mesi, ma il gup del tribunale di Vicenza Massimo Gerace al termine del rito abbreviato ha stabilito che il fatto non sussiste.

Tedde aveva accompagnato in auto a Basilea l’amica ottantenne di Arzignano che il 30 gennaio 2014 scelse la morte in una clinica elvetica. Successivamente avvisò i parenti facendo loro recapitare l’urna con le sue ceneri.

La battaglia legale iniziò quando all’apertura del testamento i parenti della donna seppero che all’uomo la loro congiunta aveva intestato due polizze assicurative di almeno 600mila euro.

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