La firma

Turismo e sanità, nasce l’asse Liguria-Lombardia fotogallery

Firmato oggi a Milano il doppio accordo tra i due presidenti di Regione, Toti e Maroni

Liguria. Un protocollo di collaborazione in ambito socio-sanitario, ma anche il via all’iter per una promozione turistica comune, con la firma di una lettera d’intenti. Sono i due primi passi dell’asse Toti-Maroni: Liguria e Lombardia si avvicinano, dunque, sia in tema di salute che in tema di turismo.

Due temi diversi ma frutto della stessa sintonia, quella tra il nuovo presidente della Regione e il suo omologo lombardo: “Devo dire che le cose stanno andando ancora più velocemente di quanto io e Maroni avessimo immaginato – ha detto Toti presentando i due accordi – Queste sinergie non possono che rallegrarmi”.

La lettera d’intenti prevede di avviare una collaborazione per sviluppare iniziative di promozione turistica congiunta legata al tema delle acque, attraverso lo sviluppo di specifiche iniziative di marketing: a firmarla Toti, Maroni e gli assessori al turismo delle due regioni, Giovanni Berrino e Mauro Parolini. “Oggi inizia un cammino – ha commentato Toti – e anche la dimostrazione che su alcune cose nel passato si è andati nella direzione sbagliata: sul turismo ad esempio ha senso ragionare in termini di macroregioni“. Le due regioni definiranno nelle prossime settimane un progetto al centro del quale ci sarà l’elemento acqua: “Liguria e Lombardia sono complementari, ad esempio in termini di acqua noi abbiamo il porto e il mare e loro i laghi e i fiumi – ha detto Toti – Quello di oggi è l’inizio di un percorso”.

Il protocollo di collaborazione in ambito socio-sanitario, invece, ha come obiettivi primari la revisione e qualificazione della spesa sanitaria e la riduzione delle liste d’attesa. Le due Regioni in particolare si impegnano a condividere le proprie esperienze sul sistema dei controlli di appropriatezza delle prestazioni sanitarie; sulle regole e le modalità di autorizzazione, accreditamento e accordi contrattuali con i soggetti erogatori; le regole e le modalità di governo del personale; la gestione delle liste d’attesa; gli strumenti di valutazione dei servizi e delle tecnologie sanitarie, in termini di qualità degli esiti delle cure e la loro ricaduta sul sistema dei controlli; l’analisi dei flussi di mobilità tra le due Regioni; e infine l’attuazione del nuovo servizio NUE 112 sul territorio ligure, con la stipula di un protocollo di collaborazione per l’organizzazione del sistema di soccorso sanitario.

“Ogni marcia inizia con un piccolo passo – afferma soddisfatto Toti, citando Mao – questo però è un passo particolarmente importante”. L’accordo avrà durata triennale, e prevede un Tavolo Paritetico Istituzionale costituito da quattro rappresentanti della Regione Liguria e quattro della Lombardia. Di fatto, con questo accordo la Liguria potrà accedere al cosiddetto “modello Lombardia” ricevendo da questa il know-how in termini di sistemi e procedure da questa utilizzati.

Una eventualità salutata con favore da alcuni e vista dalla minoranza come un “favore” alla Regione lombarda se non, peggio, un autentico “vassallaggio” volto a stabilizzare le famigerate fughe. Su queste polemiche Maroni fa ironia: “Ho letto che la Regione Liguria è pronta a darci 20 milioni di euro per questo accordo”. E Toti risponde: “Ho provato a prelevare col bancomat qua sotto, ma mi ha detto che non ho la disponibilità…”.

 

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