Politica

Scandalo Volkswagen, Fratelli d’Italia-AN appoggia la class action di Assded

Matteo Rosso

Liguria. “Nello scandalo Volkswagen, l’anello più debole della catena purtroppo è il consumatore, il cittadino, la piccola impresa o la famiglia che rischiano di vedersi sequestrati, al primo controllo su strada, il proprio veicolo. Pertanto come Fratelli d’Italia-An in Liguria abbiamo deciso di appoggiare l’iniziativa di Assded, associazione difesa e diritti dei cittadini, per un’eventuale class action da avviare nei confronti del colosso automobilistico tedesco”. ù

Così annunciano Matteo Rosso, portavoce regionale e capogruppo di Fratelli d’Italia-AN in Regione Liguria, e Sergio Gambino, referente per le associazioni di FdI-AN nell’area metropolitana di Genova. Nei prossimi giorni sul sito regionale della Liguria di FdI-AN e sui social sarà pubblicato il link ad Assded per promuovere i dettagli dell’iniziativa.

“L’Associazione – spiegano Rosso e Gambino – ha avviato un’iniziativa a tutela del cittadino e delle piccole-medie imprese in riferimento allo scandalo Volkswagen per rilevare il mancato rispetto delle disposizioni legislative in tema di emissioni inquinanti”. I veicoli potenzialmente coinvolti hanno motore Diesel 2.0 TDI Tipo EA 189 e appartengono ai marchi VW, Audi, Seat, Skoda venduti negli anni 2009-2015.

“L’Associazione ha messo a disposizione un pool di professionisti per tutti coloro che vogliano far analizzare il proprio veicolo e verificare il rispetto dei regolamenti europei Euro 5 in attesa dell’esito dell’inchiesta promossa dai Ministeri competenti. In caso di superamento dei limiti indicati, ASS.DeD promuoverà un tavolo di conciliazione con l’Azienda automobilistica per stabilire i criteri della campagna di richiamo dei veicoli. Avvierà anche una class action per il risarcimento del danno patito dagli ignari utenti, in ragione del minor valore del mezzo e del pregiudizio alla pubblica fede”.

“Peraltro, è da ricordare che in linea generale un veicolo omologato per la circolazione su strada che non rispetti i parametri e i dati dichiarati è passibile di sequestro nonché della rivalsa assicurativa in caso di sinistro”.

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