“Tutti i partiti dovrebbero recitare il “mea culpa” se la situazione occupazionale di Genova e della Liguria è in queste condizioni così drammatiche. Se la politica ligure non cambia passo, non solo i disoccupati aumenteranno, ma assisteremmo davvero ad uno scollamento tra popolazione civile e rappresentanza politica”.
A scriverlo è Guglielmo Brighi, segretario del Nuovo Psi di Genova. “La Giunta presieduta da Toti e quella Comunale sono ad un giro di boa. La politica industriale, ad esempio, già avvilita da scelte liquidatorie degli anni novanta, avrebbe bisogno di nuove iniezioni di fiducia ma soprattutto di nuovo ricapitalizzazione. Un rilancio del micro e macro credito dovrebbe ossigenare nuovamente le tante imprese che sono rimaste al palo dalla crisi di questi anni. Ma soprattutto il grande contrasto all’evasione fiscale ed alla speculazione finanziaria”.
Non si può continuare ad assistere ad una disoccupazione così alta, crisi o non crisi. Anzi che la crisi non si trasformi in un alibi evidente per non fare scelte rapide ed efficaci. La politica questa volta deve cambiare registro. Se vuole sopravvivere a se stessa”.