Almaty. Si è fermato a un passo dal paradiso il sogno mondiale degli azzurrini allenati da Ferdinando Pesci che dopo la semifinale di carattere contro l’Ungheria, vinta 12-10, non riesce nell’impresa di battere la Serbia,(13-12 il finale) insieme agli azzurri autentica dominatrice del torneo.
Ancora in evidenza i liguri, su tutti Ravina autore di 4 reti e Di Somma con gol.
La partita è stata tirata fino all’ultimo secondo quando al giovane Settebello è mancata la forza per completare la rimonta.
È stato decisivo il primo parziale infatti che ha visto i serbi dominare 4-1. Bravi gli azzurrini a costruire mattone su mattone il tentativo di rimonta, vincendo di misura i successivi due quarti (3-4, 5-6), ma è mancato qualcosa nell’ultima frazione che è terminata sull’1-1.
Ottima la prestazione del gruppo azzurro che promette bene per il movimento in vista dei futuro prossimo. La prima sconfitta è arrivata nella finale per l’oro, contro una squadra ben preparata e anch’essa imbattuta fino a questo momento.
Bravi i liguri con Alesiani decisivo nella partita dei quarti di finale, Di Somma costante, Ravina sempre a segno e Viola che si è dimostrato pronto per il salto di qualità.
Per la cronaca la medaglia di bronzo è andata proprio all’Ungheria, sconfitta dall’Italia in semifinale, ai rigori contro la Grecia, sorpresa del torneo.