Genova. Un viaggio simbolico attraverso antichi e rari documenti, che parte da Genova per fare rotta in tutte le terre conosciute tra il XI e il XVI secolo: è l’obiettivo della mostra, promossa da Alce (Associazione ligure commercio estero), “Tutti i genovesi del mondo. La grande espansione territoriale”, che sarà inaugurata domani all’Archivio di Stato di Genova.
L’esposizione, che chiuderà il 5 dicembre, è interamente dedicata all’espansione commerciale di Genova, che toccò tutte le terre allora conosciute, dal Mediterraneo all’oceano Atlantico, all’estremo Oriente.
Tra i documenti più importanti il registro notarile di Giovanni Scriba (1154-1164), il più antico del mondo, i libri della contabilità della colonia di Caffa, da cui risulta una spesa di rappresentanza effettuata per l’accoglienza prestata a un ambasciatore straniero inviato da Vlad Tepes, meglio noto come Vlad Drakul, ovvero il conte Dracula.
La mostra si apre con la preghiera che i mercanti genovesi, quando salpavano per mare, rivolgevano a Dio, chiedendo di proteggere la nave, gli uomini e ovviamente le merci. Poi, iniziando il simbolico viaggio in mare, nelle 17 bacheche e le due tavole espositive, sono mostrate al pubblico le 78 unità documentarie, alcune delle quali restaurate grazie al patrocinio di Alce che dal 2008 collabora attivamente con l’Archivio di Stato. I documenti presenti sono scritti principalmente in latino, ma anche in genovese e arabo.
“L’espansione commerciale che porta i genovesi a dominare le rotte e gli scali del Mediterraneo e del mar Nero, del mar d’Azov e dell’Atlantico – spiega la curatrice Giustina Olgiati – è tracciata da accordi diplomatici e atti notarili che illustrano una storia del tutto peculiare, nella quale gli interessi dello Stato si intersecano e talvolta si confondono con quelli dei privati e viceversa”.