Il Governo Renzi vorrebbe far “ingoiare” alla Liguria un nuovo mega impianto di incenerimento a caldo dei rifiuti.
Noi crediamo che questa scelta sia contraria ad ogni logica oltreche’ alle direttive comunitarie.
Noi Verdi pensiamo che i problemi di Genova e della Liguria consistano nella scarsità della raccolta differenziata,nell’assenza della separazione secco-umido,nella mancata riduzione degli imballaggi e soprattutto nella riduzione alla fonte dei prodotti destinati al rifiuto invece che al recupero e al riciclaggio.
Il Governo Renzi ancora una volta invece di un grande piano sulla raccolta differenziata ha scelto la via inutile e pericolosa di un grande impianto di incenerimento,che non risolverà i problemi e rischierà una volta arrivati al raggiungimento degli obiettivi comunitari di differenziata di attirare spazzatura da altre parti di italia se non dall’estero per continuare a poter funzionare e produrre utili.
C’è sempre la possibilità di non raggiungere le quote comunitarie di raccolta differenziata e pagare le sanzioni salate imposte all’Italia dall’Unione Europea nonché continuare a bruciare rifiuti allegramente.
Noi continuiamo a credere che la Liguria meriti un diverso destino rivolto alla creazione di una opzione rifiuti zero e soprattutto di un sistema di economia circolare,che punti alla riduzione degli imballaggi e alla nascita di una economia green fondata sul riciclo,sulle bonifiche in modo da creare anche un circolo virtuoso sull’occupazione.
In questo quadro denunciamo l’ambiguità della Regione,che in assenza di idee e di programmazione appare ben contenta di non avere inceneritori in casa propria per puntare a bruciare in casa altrui ciò che non si può e soprattutto non si vuole smaltire in modo diverso.
I Verdi Liguri chiamano tutte le cittadine e tutti i cittadini ad un presidio dinanzi alla Prefettura di Genova in un giorno da concordare per dire che i rifiuti si riciclano non si bruciano.
Angelo Spanò -Portavoce dei Verdi Genovesi
Danilo Bruno- consigliere federale dei Verdi