In porto

In viaggio con moglie, figli e la macchina “imbottita” di hashish: a Genova sequestrati 180 chili di droga

Il fiuto del cane "Sac" non fallisce

Genova. La Guardia di Finanza di Genova prosegue nell’opera di costante monitoraggio delle navi passeggeri che sbarcano nel porto cittadino. Particolare attenzione è riservata alle rotte maggiormente sensibili, come quelle che collegano l’Italia al Nord-Africa, frequentemente utilizzate per il traffico di sostanze stupefacenti.

Nei giorni scorsi, il dispositivo messo in campo dal corpo ha consentito di sventare il tentativo di introdurre un ingente quantitativo di hashish nel territorio dello Stato. La droga era trasportata all’interno di una macchina proveniente da Tangeri, a bordo della quale viaggiava una famiglia di origine magrebina (un cittadino marocchino, la moglie e le tre figlie di 14, 7 e 2 anni), residente a Madrid.

L’infallibile fiuto del cane antidroga “Sac” è stato indispensabile, come l’esperienza dei finanzieri, che hanno notato segni di insofferenza nell’atteggiamento dei due adulti ed hanno individuato alcune lievi tracce di manomissione della struttura interna del veicolo.

I sospetti si sono rivelati fondati: a bordo della vettura sono stati rinvenuti 425 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 180 chilogrammi. La droga era stata nascosta nei paraurti anteriore e posteriore, nei parafanghi anteriori, all’interno del cruscotto e nei longheroni laterali dell’autovettura ed era probabilmente destinata al Nord Est della Francia. La donna è stata denunciata in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria mentre il marito, tratto in arresto nella flagranza di reato, è stato trasferito al carcere di Marassi.

La macchina è stata sottoposta a sequestro.

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