Il protocollo

Genova, 200 migranti al lavoro (volontario e gratuito) per la pulizia dei parchi cittadini

Siglato protocollo in Prefettura che a fine mese emanerà un nuovo bando per le strutture di accoglienza.

Genova. I rifugiati che sono a Genova in attesa di ottenere una risposta alla richiesta di asilo potranno, se lo vorranno, diventare una risorsa per la città. L’ipotesi, sulla quale il Comune di Genova aveva iniziato a lavorare già dai mesi scorsi, si è concretizzata con la firma di un protocollo di intesa tra Prefettura, Comune e Forum territoriale genovese del terzo settore che permetterà l’impiego, su base volontaria, di queste persone in lavori di pubblica utilità nei municipi dove risiedono.

“È stato il Ministero degli interni a stimolare le Prefetture per favorire le forme di inserimento – ha sottolineato il Prefetto di Genova, Fiamma Spena – con i soggetti che hanno dato adesione volontaria a attività di utilizzo sociale e ai migranti verrà garantita una copertura assicurativa per queste attività. Importante la presenza del Forum del Terzo Settore – conclude Spena – perché serve di stimolo a tutti quelli che vogliono realizzare progetti sul territorio e che si estende a tutte quelle realtà del volontariato che, in questo momento stanno svolgendo attività di accoglienza e gestione dei migranti in accordo con la Prefettura”.

Fondamentale, per il sindaco di Genova, Marco Doria, anche il valore simbolico di questa iniziativa che punta a ridare dignità a queste persone. “L’accoglienza e l’ospitalità erano il primo passaggio – ha sottolineato Doria – ma poi ci siamo posti anche il problema di come queste persone possano sentirsi anche utili alla comunità che li ha accolti”.

Decisivo, in questo percorso, il ruolo del terzo settore. “Ci sarà un accompagnamento da parte di formatori e educatori – ha spiegato Ferdinando Barcellona, rappresentante del forum del terzo settore – anche nella conoscenza del territorio. L’aspetto dell’attività di volontariato, quindi, completa tutto un percorso di integrazione di queste persone”. Delle persone che sono attualmente a Genova, un migliaio quelli in attesa di una risposta alla richiesta di asilo, sono stati circa 200, in prima battuta, ad aderire alla proposta di lavoro volontario. Il comune ha individuato, inizialmente, il Municipio Centro Est come area dalla quale, la prossima settimana, partiranno i primi progetti che saranno principalmente di manutenzione delle aree verdi cittadini

Intanto la Prefettura di Genova emanerà entro la fine del mese un nuovo bando per individuare nuove strutture dove ospitare migranti nell’ambito del territorio genovese. Attualmente sono 25 le strutture che ospitano migranti sul territorio genovese di cui 22 nel Comune di Genova.

“Abbiamo deciso di emanare un nuovo bando – ha spiegato il prefetto – anche se attualmente abbiamo due strutture semivuote, ma in caso di emergenza vogliamo essere pronti”. Ad avere ancora posti disponibili sono la struttura della palazzina Q8 di via Brigate Partigiane, che ospita oggi 14 migranti su 50 posti a disposizione e quella di Campi, che viene utilizzata come centro di identificazione al posto del Palasport liberato in vista del Salone Nautico ma che dispone di circa 70 posti.

Da fine maggio ad oggi la commissione decentrata che deve valutare le richieste d’asilo ha esaminato quasi 800 domande. Di queste circa il 30% sono state accolte. “Chi comunque vede la sua domanda rigettata – spiega il vice Prefetto Paolo D’Attilio – solitamente fa ricorso per cui resta tutelato dai progetti di accoglienza finché non si esaurisce l’iter giudiziario”.

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