Genova. Sono oltre 200 a Genova i lavoratori edili che per conto di Iren e Mediterranea delle Acque, ogni giorno eseguono lavori di manutenzione della rete idrica e del gas. Anche grazie al loro lavoro i cittadini genovesi possono fruire quotidianamente di queste utenze fondamentali.
“La loro attività però è messa a rischio dalle scelte delle aziende appaltanti e dell’immobilismo della politica: Iren e Mediterranea infatti continuano a proporre bandi di gara con il massimo ribasso che tradotto significa meno soldi, meno diritti, meno sicurezza – spiegano Fillea, Filca e Feneal – Proprio la settimana scorsa Iren ha affidato tre lotti con quasi il 50 per cento di ribasso, mentre altri due lotti non sono stati assegnati perché l’offerta era talmente esigua da risultare irrealizzabile”.
I sindacati di categoria sono fortemente preoccupati per il futuro dei lavoratori edili legati agli appalti: “I continui ribassi, ossia l’aggiudicazione della gara a costi irrisori, pregiudica in prima battuta la sicurezza legata alle lavorazioni e in seconda battuta si ripercuote sui lavoratori che vengono lasciati a casa”.
Per questi motivi è stato comunicato alla Prefettura di Genova lo stato di agitazione del personale, chiedendo nel contempo che si agisca sul Comune di Genova: “Che con il suo atteggiamento pilatesco sta portando decine di famiglie verso il baratro”, concludono i sindacati.