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Conti (Il popolo per Sestri): “La scelta del depuratore unico a Chiavari non ha senso”

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Foto d'archivio

Sestri Levante. “La decisione presa ieri dalla Città Matropolitana dimostra, per l’ennesima volta, la non volontà di risolvere concretamente i problemi e di far prevalere gli interessi politici ed economici del Partito Democratico”. Lo ha dichiarato Marco Conti, capogruppo de “Il Popolo per Sestri” in consiglio comunale a Sestri Levante dopo la decisione di costruire il nuovo depuratore del Tigullio orientale a Chiavari (unico per tutto il comprensorio).

Conti attacca Ghio anche per il biodigestore che il Comune dovrebbe ospitare sul territorio: “Non sappiamo ancora che tipo di impianto vorrebbe realizzare ma soprattutto, cosa più importante, dove ubicarlo”.
Il consigliere spiega che impianto biodigestore necessita di una spazio quantificato in almeno 12.000 mq e che questo tipo di impianti prevedono un pre-trattamento: “inevitabilmente il rifiuto dovrà essere stoccato, visto che la fase di fermentazione richiede circa un mese. Se l’ impianto sarà al servizio del Tigullio si può ipotizzare, nel periodo di bassa stagione, un afflusso giornaliero di circa 7 camion, che salirebbero a 10/11 nel periodo estivo”.

Marco Conti auspicava un doppio depuratore perché la Valle dell’ Entella (Chiavari, Lavagna, Carasco, Cogorno e Ne) è già un comprensorio o bacino e ha caratteristiche geomorfologiche completamente diverse da quello della Val Petronio (Sestri Levante, Casarza Ligure, Moneglia e Castiglione Chiavarese): “La soluzione ideale e di buon senso era quella di due impianti di vallata che avrebbero un costo di realizzazione e gestione inferiore”.

Conti ha promesso battaglia per contrastare la decisione sul depuratore unico.

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