Liguria. Da domenica è iniziata ufficialmente la stagione venatoria. “Che, a detta della giunta servirà per ‘limitare i pericoli per la pubblica incolumità legati alla forte presenza di ungulati’. Una battuta di caccia al cinghiale, insomma. Ma è proprio così?”. Lo denuncia Marco De Ferrari, portavoce del M5S Liguria.
“Con due comunicati stampa consecutivi, l’Enpa riferisce che la caccia è stata aperta alla fauna stanziale, tra cui pernici rosse e starne, rispettivamente 1650 e 350 capi da abbattere, nonostante entrambe le specie siano in notevole rarefazione e protette dalla Direttiva Uccelli (una Direttiva Europea 1979/409/CE, poi codificata in 2009/147/CE) – prosegue il portavoce – Ma è caccia libera anche a fagiani (liberati a flotte appositamente nei giorni scorsi) e alla fauna migratoria, tra cui pavoncelle, colombacci, tordi bottaccio, germani reale, gallinelle d’acqua, folaghe e beccaccini. Chiaramente nessuno di questi animali è un ungulato e, per di più, per la ridotta mole, non può costituire ovviamente pericolo per la pubblica incolumità”.
Per il M5S, invece, la pubblica incolumità è maggiormente a rischio per le persone. “Soprattutto per gli escursionisti e i cercatori di funghi che, immersi nel fogliame ancora fitto della boscaglia, possono ritrovarsi accidentalmente sulla traiettoria di proiettili vaganti – prosegue De Ferrari – Il rimbombo degli spari, anche a distanza, inoltre, può creare allarme e stato di agitazione in cinghiali e animali di mole notevole, che potrebbero abbandonare le loro zone abituali, rendendo più probabile uno spiacevole incontro con l’animale in fuga”.
“Insomma, per limitare i pericoli per la pubblica incolumità legati alla forte presenza di ungulati, la giunta regionale ha deciso di dare avvio anticipato all’attività venatoria contro l’aviofauna. È come se un dottore, per curare un raffreddore, prescrivesse una pastiglia per il mal di testa. Vi affidereste ancora a un medico del genere?”, conclude il portavoce del M5S.