Storie blucerchiate

“Album dei ricordi blucerchiati”: l’orsacchiotto Gaudenzio Bernasconi

gaudenzio bernasconi

Genova.  L’inserimento della nipotina Emma nella classe degli “orsacchiotti” nella scuola materna, è stata la chiave di scelta della “foto” da inserire, oggi, nell’album dei ricordi blucerchiati… “ Orsacchiotto” era infatti il soprannome di Gaudenzio Bernasconi, centromediano e capitano della Sampdoria per oltre dieci anni (undici per la precisione, dal 1954 al 1965), sempre in Serie A e a lungo recordman di gettoni presenze in maglia Samp ed ancor oggi ai primi posti in questa speciale classifica.

Un duro dall’aspetto gentile, capace di contrastare i centravanti prettamente fisici di allora (come il milanista Gunnar Nordhal o lo juventino John Charles), ma anche scattanti come José Altafini… un marcatore con lo stesso DNA bergamasco di Pietro Vierchowod, potente come lo “Zar”, sicuramente meno veloce, ma in grado di ovviare a questo deficit con un’ottima dote della posizione ed un innato senso dell’anticipo… un passettino di lato ed eccolo davanti all’avversario a portargli via la palla.

Un professionista dentro e fuori del campo, in un’epoca in cui non tutti i giocatori facevano vita d’atleta, Bernasconi sapeva gestire se stesso e lo spogliatoio… un leader silenzioso, seppur – col passare del tempo – in mezzo a gente del calibro di “Pinella” Baldini, Mario Tortul, Eddie Firmani, Humberto Rosa, Ernst Ocwirk, Benito Sarti, Bruno Mora, Tito Cucchiaroni, Nacka Skoglund, Vujadin Boskov…

La Nazionale ? Solo sei presenze, complici i “blocchi” formati dai giocatori della “grandi” squadre, il cui ricorso era tipico dei tempi e … l’aver indossato la maglia blucerchiata non lo ha certo agevolato… si, solo sei match con la maglia azzurra, ma contro Brasile (2 volte), Argentina, Portogallo, Spagna e Inghilterra… insomma, quando il centrattacco da affrontare era un “big”, i vari mister ricorrevano all’Orsacchiotto!

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