Genova. Si terrà domani alle 11 l’udienza preliminare davanti alla Corte d’appello di Genova per l’estradizione, chiesta dal governo ucraino di Igor Markov, ex deputato del parlamento ucraino, oggi uno dei leader dell’opposizione filorussa accusato di aver partecipato nel 2007 ai disordini avvenuti nel corso di una manifestazione che si tenne nella città di Odessa. Secondo l’accusa Markov insieme a un gruppo di oppositori avrebbe organizzato una spedizione contro i manifestanti filogovernativi, utilizzando bastoni e guanti con inserti di metallo e ferendo 8 persone.
L’udienza di domani, in cui verrà formalizzata l’identificazione dell’arrestato, dovrà anche decidere se Markov dovrà restare in carcere in attesa della decisione sull’estradizione, cosa che sembra assai probabile visto il concreto pericolo di fuga. Markov è ricercato dallo scorso anno dalle autorità di Kiev: l’ex deputato, 42 anni, viveva da un anno a Mosca ed è arrivato a Sanremo martedì con un passaporto russo.
La decisione sull’estradizione dovrà attendere che il governo di Kiev invii a Genova le carte processuali in base alle quali ne ha chiesto l’arresto, in modo che la corte d’appello possa ‘tradurre’ il reato di ‘hooliganism’ in uno o più reati previsti dal nostro ordinamento. A quel punto il nodo sarà quello della prescrizione, visto che la vicenda risale a otto anni fa: sarà applicata quella più favorevole tra quella prevista in Italia e quella prevista in Ucraina e, se il reato risulterà prescritto Markov, verrà rilasciato.