Genova. L’estate si avvia al termine, e con essa la stagione del turismo balneare: sta per concludersi, quindi, l’ondata di “affittuari” che come ogni anno ha preso d’assalto le seconde case della nostra provincia. E quindi, come ogni anno, per i proprietari di quelle case si pone il problema di trovare, se possibile, un inquilino che le renda redditizie anche nei mesi invernali.
Un problema non sempre di facile soluzione: impossibile affittare a residenti (verrebbe meno la disponibilità della casa nei mesi estivi, nei quali il prezzo dell’affitto lievita), bisogna trovare qualcuno a cui la casa serva solo fino a maggio/giugno. Nelle grandi città ci sono gli universitari che rispondono perfettamente a questo requisito, ma nei piccoli centri balneari come fare?
Da quest’anno, però, c’è una possibilità in più: si può affittare il proprio appartamento a una delle associazioni che gestisce l’ospitalità dei profughi. Un’alternativa lanciata ufficialmente dalla Prefettura lo scorso 5 agosto, con un bando passato per la verità un po’ in sordina: data la carenza di strutture adatte ad ospitare i migranti ed il crescente numero di arrivi, è uscito infatti un bando per rendere disponibili le proprie abitazioni.