Espulso zenga

Pokerissimo Samp, dura lezione al Carpirisultati

Gradinata Sud

Genova. La Sampdoria non segnava più di 1 gol alla prima giornata dal 2010. L’ultima volta che ha segnato più di 2 gol all’esordio, invece, è stata nel 1994 (contro il Padova). Acquazzone su Genova, pioggia di gol al Ferraris. Finisce 5-2 l’esordio dei blucerchiati nel campionato 2015-2016.

Partita chiusa nel primo tempo, con tre gol in sette minuti. Il Carpi del primo tempo sembrava ancora negli spogliatoi, con movimenti totalmente sballati in difesa e un attacco praticamente inesistente.

Qualche sbandamento sul finale di partita, probabilmente dovuto alla concentrazione venuta meno a causa del largo vantaggio, rimandano al prossimo turno tutte le valutazioni.

Da 42 anni la Samp non ospitava una debuttante assoluta in A alla prima giornata. Zenga decide di partire con Cassano in panchina, deludendo le attese dei tifosi allo stadio, che attendevano il barese nella formazione titolare.

La protezione civile ha diramato per la serata l’allerta 1 e la pioggia arriva, puntuale, proprio al fischio d’inizio, quasi per testare il nuovo campo in misto erba naturale e sintetica che in effetti sembra reggere molto bene, anche se l’acquazzone termina dopo pochi minuti.

Il primo pericolo della partita lo crea la Samp guadagnando un calcio piazzato da posizione interessante, con Eder che dai 18 metri colpisce però la barriera (5′).

Il Carpi soffre l’esordio nella massima serie e al 13′ Letizia atterra Muriel lanciato alla perfezione da Fernando, per Fabbri è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Eder e il brasiliano non sbaglia, attendendo il movimento di Brkic per calciare dove ormai il portiere non può più arrivare.

Il Carpi difende praticamente in 8, lasciando ai soli Lazzari e Lasagna il compito di provare a combinare qualcosa in attacco, l’atteggiamento favorisce i blucerchiati che alzano di molto il baricentro, con Regini che a volte arriva a pressare oltre il centrocampo.

I biancorossi perdono ancora un pallone all’altezza della propria trequarti di campo, ne approfitta la Samp, che raddoppia: Eder si trasforma in assist-man e consegna a Muriel una palla col contagiri, il colombiano si allarga e sembra quasi compiere un dribbling di troppo, ma è lesto a fulminare Brkic sul suo palo: 2-0. Ferrero, accolto piuttosto freddamente in tribuna a inizio partita, esulta alla sua maniera, sventolando il foulard portafortuna.

La squadra di Castori sembra essere totalmente imbambolata ed è facile per la Samp firmare il 5-0 nel giro di sette minuti: prima Cassani penetra come coltello nel burro sulla destra e appoggia indietro per Muriel lasciato completamente libero in mezzo all’area, poi è nuovamente Eder ad andare in rete con un destro a giro dalla distanza, mentre il pokerissimo lo firma Fernando al 37′ su calcio di punizione all’altezza della lunetta dell’area. Il neoacquisto corre ad abbracciare Zenga.

Nell’euforia generale passa quasi inosservato il gol della bandiera del Carpi, con Lazzari che al 38′ entra nella storia della società, siglando la prima rete in serie A con un esterno sinistro dal limite.

Al 42′ è ancora Samp pericolosissima, ma stavolta Brkic dice di no a Muriel, deviando il tiro in angolo.

All’avvio della ripresa nessun cambio e ritorna la pioggia, l’unico a non rientrare in campo è Zenga, espulso durante il rientro negli spogliatoi per un litigio con l’arbitro. A guidare la squadra blucerchiata è il suo secondo, Gigi Cagni.

Primo cambio per il Carpi: al 56′ Castori sostituisce una punta, Lasagna, con un altro attaccante, Wilczek, nessuna modifica all’assetto tattico prudentissimo ma inefficace degli emiliani.

Al 60′ fuori Gagliolo per Di Gaudio.

Proprio Wilczek impegna Viviano in una respinta di pugno con una botta ravvicinata (61′). È il momento migliore del Carpi, che guadagna due calci d’angolo nel giro di pochi minuti. Qualche errore di troppo da parte dei blucerchiati in fase di impostazione consente ai biancorossi di arrivare al tiro al 65′.

Secondo giallo della partita al 66′: Marrone duro su Fernando.

Ultima sostituzione per gli ospiti: fuori Letizia per Wallace (69′). Arriva il primo giallo anche per i blucerchiati: Coda (70′) è costretto ad atterrare Marrone al limite, sugli sviluppi del calcio piazzato Viviano è reattivo e respinge il gran tiro di Lazzari.

Cagni concede a Cassano un quarto d’ora di gioco: fuori Muriel e ovazione per il barese, che prova a mettersi in mostra con qualche accelerazione anche se la forma migliore deve ancora arrivare.

La serata potrebbe finire su binari tranquilli, ma Ivan, classe 1995, commette un’ingenuità e si fa espellere per doppia ammonizione: fallo su Gabriel Silva all’82’.

Al 83′ la passerella finale per Roberto Soriano, che da capitano saluta il pubblico di Genova (destinazione Milan) rilevato da Wszolek.

Ultime azioni che potrebbero essere accademia, visto che ormai il risultato non è in discussione, e invece non lo sono: il Carpi ci prova dalla distanza all’84’ con Wallace (Viviano pronto alla respinta anche in questa occasione) e poi con Di Gaudio all’86’, che però non è preciso (il tiro termina sopra la traversa).

Nel finale il Carpi rende meno doloroso l’esordio con la rete di Matos (87′) che sorprende Viviano e potrebbe anche segnare il terzo gol nel terzo minuto di recupero, ma il rigore assegnato agli ospiti viene parato da Viviano, che si distende alla propria destra, negando a Lazzari la consolazione di una doppietta.

La ciliegina sulla torta per i tifosi arriva da Palermo, con il vantaggio dei rosanero sui rossoblù. Il duello a distanza con i cugini è ricominciato.

Sampdoria-Carpi 5-2

Reti: Eder 14′ (R); 21′ Muriel; 30′ Muriel; 33′ Eder; 37′ Fernando; 38′ Lazzari; 87′ Matos

Sampdoria: Viviano, Cassani, Coda, Silvestre, Regini, Fernando, Ivan, Barreto, Soriano (83′ Wszolek), Muriel (74′ Cassano), Eder.

A disposizione: Puggioni, Brignoli, Mesbah, Moisander, Bonazzoli, Pereira, Palombo, Oneto, Zukanovic, Serinelli.

Allenatore: Zenga.

Carpi: Brkic, Letizia (69′ Wallace), Spolli, Bubnjic, Gagliolo (60′ Di Gaudio), Matos, Porcari, Marrone, Silvam Lazzari, Lasagna (56′ Wilczek).

A disposizione: Liotti, Benussi, Poli, Bianco, Pasciuti, Martinho, Fedele.

Allenatore: Castori

Arbitro: Fabbri di Ravenna

Ammoniti: Porcari, Marrone (C) Coda, Ivan (S)

Espulso: Ivan all’82’

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