Scena muta

Picchiarono clochard a Genova Quinto, presunti aggressori non rispondono a gip fotogallery

L'aggressione nella notte del 17 giugno scorso in stazione. Devono rispondere dell'accusa di tentato omicidio e lesioni in concorso

Genova. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Pietro Monteleone, Manuel Ballotta e Luca Crosa, agli arresti domiciliari da martedì perché ritenuti gli autori del pestaggio ai danni di due clochard, avvenuto la notte del 17 giugno nella stazione di Quinto. I tre, difesi dagli avvocati Giusy Morabito, Raffaella Multedo e Pier Paolo De Grazia, convocati dal gip Cinzia Perroni per l’interrogatorio di garanzia, in sostituzione del giudice Solombrino che ha firmato il provvedimento di custodia cautelare chiesto dal pm Pier Carlo Di Gennaro, devono rispondere dell’accusa di tentato omicidio e lesioni in concorso.

A risalire a loro sono stati gli investigatori della squadra mobile che li hanno identificati grazie alle descrizioni delle vittime, ma anche alle telecamere di sorveglianza delle stazione. Secondo a quanto emerso dalle indagini la spedizione punitiva sarebbe stata la conseguenza di un episodio avvenuto qualche giorno prima, quando uno dei due clochard era stato sorpreso a bucarsi in un giardinetto del quartiere a poca distanza da un gruppo di bambini. Ne sarebbe nata una lite e il senza tetto avrebbe lanciato una siringa.

Le vittime, Davide N. di 33 anni e Andrea C. di 38 anni, picchiate con spranghe e catene, erano finite al pronto soccorso, uno di loro era rimasto in osservazione diversi giorni per la botta ricevuta in testa. I tre giovani al momento hanno il divieto del giudice di ricevere visite e di comunicare via telefono o attraverso internet.

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