La lotta prosegue

Molassana, il deserto di via Gherzi un anno dopo la chiusura dei parcheggi fotogallery

"Molte attività saranno costrette a chiudere entro la fine dell'anno"

Genova. A dodici mesi esatti dal “blitz ferragostano” con cui sono stati chiusi i 120 posti auto da sempre al servizio della collettività, Confesercenti e i Comitati di cittadini e commercianti hanno organizzato un brindisi polemico per documentare i danni causati al tessuto locale e chiedere il ripristino della libera sosta.

“È trascorso ormai un anno esatto da quel 14 agosto 2014 in cui, con un “blitz ferragostano”, l’area di via Gherzi è stata occupata con catene, new jersey, tognolini e dissuasori e si è dato il via alla tentata vendita degli stalli di sosta. Dodici mesi nei quali, con il colore dei parcheggi, è cambiata anche la vita di un intero quartiere, dopo oltre quarant’anni di strisce bianche e libera sosta”, spiega Confesercenti.

In tutto questo, l’istruttoria della pratica di via Gherzi – riaperta lo scorso inverno grazie alla sollevazione di abitanti e commercianti – giace ancora negli uffici di Palazzo Tursi, in attesa di giungere ad una soluzione.

“Perché Genova e la Valbisagno in particolare non possono permettersi di perdere altri posti di lavoro: quelli che già si sono persi per il ridotto volume d’affari cui sono andati incontro gli esercizi della zona a causa della chiusura dei parcheggi; e i tanti altri che rischiano di perdersi se le altre attività economiche, come d’altra parte hanno già annunciato, saranno costrette e chiudere entro la fine dell’anno nel caso in cui non si giunga finalmente ad una soluzione”, conclude Confesercenti.

 

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