Tragedia sfiorata

Imbottisce di tranquillanti la moglie e tenta di soffocarla, lei lo accoltella a una mano e sviene

Notte di follia al termine di una lite per una coppia di genovesi cinquantenni. Lui ha rischiato incriminazione per tentato omicidio. Lei in ospedale si riprende e ridimiensiona l'episodio

Carabinieri

Genova. Prima imbottisce di tranquillante la moglie e poi tenta di soffocarla con un cuscino ma la donna reagisce, lo ferisce con un coltello e chiama i carabinieri che lo arrestano. E’ accaduto a Genova in via dei Cinque Santi nel quartiere di Oregina.

L’uomo, 53 anni genovese, ha pure aggredito i carabinieri e l’infermiere dell’ambulanza che cercava di medicarlo. La donna, 55 anni, è stata ricoverata all’ospedale di San Martino, mentre l’uomo ha ottenuto sette giorni per ferita da taglio ed è stato sottoposto a rito direttissimo.

I due, entrambi separati, si erano messi insieme da pochi mesi. L’uomo, ex tipografo del Secolo XIX, ieri mattina è stato accompagnato al processo per direttissima con la mano ancora sanguinante, tanto che l’udienza è stata sospesa per qualche ora, per consentire ai sanitari di procedere a una seconda medicazione al pronto soccorso dell’ospedale Galliera.

La donna, casalinga, arrivata al San Martino priva di sensi a causa dei Tavor ingeriti, si è poi svegliata e ha presentato querela ridimensionando parzialmente l’episodio che inizialmente sembrava configurare il reato di tentato omicidio. Al termine dell’udienza il 53 enne, difeso dall’avvocato Raffaella Multedo, è stato rilasciato con obbligo di presentazione alla pg. Il reato contestato è quello di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Il processo è stato rinviato a metà ottobre.

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