Fincantieri, Muzio e Pucciarelli: “No a strumentalizzazioni politiche”

Corteo Fincantieri 29 aprile

Regione. La vicenda Fincantieri ha avuto la sua conclusione stamane durante la seduta del Consiglio Regionale. Nella seduta di ieri era stato proposto il ritiro degli Ordini del Giorno al fine di elaborarne uno condiviso, ma i consiglieri PD Luca Garibaldi e Giovanni Lunardon, immediatamente dopo aver dichiarato di essere favorevoli al confronto, hanno ritenuto di strumentalizzare la vicenda, mistificando i fatti, con un comunicato stampa che dimostra la volontà di mettere la bandierina sulla primogenitura, accusando la Lega Nord e il Consigliere Claudio Muzio (FI), di avere usato ai soli fini elettorali il grave problema di Fincantieri.

I due Consiglieri di maggioranza Muzio e Pucciarelli dichiarano: “Teniamo, invece, a precisare che la nostra posizione è stata ed è tuttora finalizzata esclusivamente al raggiungimento e alla condivisione di un percorso di tutela del cantiere e dei suoi lavoratori”.

Stamani, dopo l’incontro infruttuoso tra le varie componenti politiche, (alla luce di quanto avvenuto non poteva essere altrimenti), in fase di voto si è palesata la confusione in casa PD che non ha nemmeno votato compatto il proprio Ordine del Giorno il quale è stato respinto, con il voto contrario della maggioranza e del M5S, che aveva legittimamente proposto un approfondimento sul tema presso le commissioni competenti.

Proseguono i due Consiglieri: “Al contrario, l’ordine del giorno da noi proposto, che impegna, tra l’altro, il Presidente della Giunta e l’Assessore a sollecitare i Ministri competenti affinché intervengano per ristabilire un clima di serenità che consenta il rallentamento delle tensioni all’interno del cantiere, generate in particolare dai provvedimenti unilaterali ultimamente adottati, ha avuto il voto favorevole di tutti i consiglieri con l’astensione dei soli pentastellati, che però hanno dato apertura alle nostre proposte”.

Concludono Muzio e Pucciarelli: “Riteniamo di aver agito nell’interesse dei lavoratori e rivendichiamo le nostre posizioni di vicinanza alle maestranze, invariate rispetto agli impegni precedentemente assunti”.

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