Kazan 2015

Campionati mondiali: il Setterosa entra tardi in partita e paga pegno ai rigori

La semifinale per il terzo posto sarà contro l'Australia

Setterosa
Foto d'archivio

Rapallo. Pazzo, folle, incredibile Setterosa. Non segna nei primi quindici minuti effettivi, fallisce un rigore sullo 0-0 e otto superiorità numeriche nei primi tre tempi, subisce quattro dei cinque gol da Megens formato Di Mario. Poi cambia pelle. Si trasforma. Recupera gradualmente il punteggio e, dall’1-5 a 7’52” del secondo parziale, non lascia più spazio all’Olanda preda delle sue paure; piano piano aggancia il pareggio con un numero di Aiello ai due metri e gioca il possesso della vittoria prima dei tiri di rigori. L’epilogo è amarissimo dopo 14 rigori e due parate determinanti di Aarts su Emmolo. Finisce tra le lacrime, come in occasione della semifinale europea persa sempre ai tiri di rigore con le Orange lo scorso luglio.

Il Setterosa giocherà per il terzo posto contro l’Australia bronzo olimpico e vicecampione mondiale uscente, sconfitto in semifinale 8-6 (2-2, 3-3, 1-0, 2-1) dagli Stati Uniti che, paradossalmente, le azzurre avevano battuto nel girone eliminatorio. Appuntamento il 7 agosto alle 19,30.

Report. Subito fuori Garibotti, ma Gorlero blocca la Stomphorst. Frassinetti prende fallo grave, ma Bianconi non ne approfitta dal perimetro. Si resta bloccati dopo 3 minuti. Frassinetti prende fallo da rigore che Bianconi spreca tirando sulla traversa, e dall’altra parte punisce Van der Sloot (1-0). Neanche il tempo di un amen e Megens in controfuga raddoppia (2-0) al quinto minuto. l’Italia poi spreca un’altra superiorità con Garibotti. Il tempo si chiude con il terzo tentativo in superiorità fallito dalla Emmolo, cui segue quella sprecata da Van der Sloot.

La difesa azzurra si assesta; Sevenich, quest’anno a Messina, ci prova col mancino ma gli viene annullato il gol per fallo in attacco. Le azzurre continuano a non pungere e Megens segna in superiorità al quinto minuto il 3-0. Garibotti fallisce la quarta superiorità su quattro concesse, e l’Olanda raggiunge il massimo vantaggio ancora con Megens che si gira al centro e con un’abile beduina fulmina Gorlero per il 4-0. Finalmente Italia: le azzurre si sbloccano dopo un quarto d’ora di sterilità. L’acuto è di Radicchi che prende la deviazione della difesa e batte la Aarts (4-1). Non è serata: a otto secondi dal termine è Megens, scatenata, che riporta sul +4 le orange con un tiro a schizzo. Quattro gol su cinque.

Il terzo periodo si apre con due superiorità fallite dalle azzurre con Garibotti ed Emmolo. Non si passa e la statistica è impietosa 0/6. Il pressing olandese è asfissiante. Di Mario ci prova da lontano, ma coglie il palo interno. Nijhuis sbaglia dal perimetro il quarto extraplayer complice una gran parata della Gorlero. L’uomo in più non si sblocca neanche dopo il settimo tentativo di Queirolo, ma è capitan Di Mario che segna da lontano il secondo gol con un minuto e trenta da giocare (2-5). Non c’è sosta perchè il tempo si chiude con un tentativo per parte con l’uomo in più fallito da Megens e Garibotti (0/8).

L’Italia continua a difendere bene e cambia la partita nel quarto tempo. Radicchi spara sotto la traversa il -2 (secondo gol consecutivo). La difesa è un bunker ed Elisa Queirolo segna la prima superiorità (1/9) per il -1 (4-5). L’aggancio è di Aiello con una girata dal centro che spinge la partita ai rigori.

Conti mette dentro Teani per Gorlero. La mossa potrebbe rivelarsi vincente, ma i due errori di Emmolo e quello di Radicchi tra i sette rigori tirati dalle azzurre determinano il risultato. Avanza l’Olanda.

Il commento del ct Conti: “Più che pensare ai rigori dobbiamo pensare che siamo entrati in partita tardi. Abbiamo concesso troppo all’inizio. Loro l’hanno messa sul piano fisico e gli arbitri l’hanno concesso. Nel finale abbiamo avuto uno spunto di orgoglio. Abbiamo recuperato la partita e giocato alla pari contro una squadra che onestamente sta meritando il percorso fatto. Stasera torniamo in albergo con amarezza, ma non dobbiamo farci prendere dallo scoramento. Abbiamo una medaglia da contendere all’Australia. Sarà un’altra partita molto fisica e difficile”.

Il commento del capitano Di Mario: “Non abbiamo iniziato come avremmo voluto. Mi è piaciuta tanto la reazione. Sappiamo che i rigori sono una lotteria. Ultimamente non siamo fortunate. Avevamo il fantasma dei rigori e dell’Olanda. Abbiamo rincontrato le nostre paure. Abbiamo perso; ma dobbiamo mantenere la concentrazione. Abbiamo una medaglia da prendere. L’Australia è un avversario difficile. Fisicamente sono più forti di noi. Ripartiremo dagli errori commessi nei primi due tempi per non ripeterli”.

Il commento di Gorlero: “Abbiamo sbagliato approccio alla gara. Sapevamo che l’Olanda aavrebbe iniziato molto forte. Ci siamo fatte sorprendere come ai campionati europei. Siamo riuscite a rimontare e abbiamo sfiorato la vittoria. Rigori maledetti. Fa male. Ma non abbiamo tempo e non serve piangerci addosso. Ora dobbiamo lottare per il bronzo”.

Il tabellino:
Italia-Olanda 9-10 dtr (5-5)
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 1, Queirolo 1, Radicchi 2, Aiello 1, Di Mario, Bianconi, Emmolo, Pomeri, Barzon, Frassinetti, Teani. All. Conti.
Olanda: Aarts, Smit, D. Genee, Van Der Sloot 1, A. Genee, Stomphorst, Nijhuis, Sevenich, Megens 4, Van Toor, Klaassen, Van Der Molen, Willemsz. All. Havenga.
Arbitri: Naumov (Rus) e Peris (Cro).
Note: parziali 0-2, 1-3, 1-0, 3-0; 4-5. Nessuna uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 1 su 10 più 1 rigore fallito, Olanda 1 su 5.
Sequenza dei rigori (4-5) con Teani ed Aarts in porta: Klaassen (O) gol, Di Mario (I) gol, Van Der Sloot gol, Emmolo parato, D. Genee parato, Barzon gol, Megens parato, Radicchi parato, Smit gol, Bianconi gol, Klaassen gol, Di Mario gol, Van Der Sloot gol, Emmolo parato.

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