Santa Margherita. “È proprio vero quando si dice: chi inganna se stesso, finisce per convincere gli altri”. A lanciare il sasso è il Gruppo Insieme Santa nel Cuore in merito al manifesto dell’amministrazione comunale sulla diminuzione della Tari.
“In due anni di gestione della cosa pubblica (2014-2015), la Tari è aumentata eccome – spiega il gruppo di minoranza – La tassa ha preso il posto della vecchia Tares, con la legge di stabilità 2014 ed è destinata a coprire tutti i costi di gestione dei rifiuti urbani, a finanziare i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani stessi e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento (raccolta, trasporto, recupero, riciclo, riutilizzo, trattamento e smaltimento dei rifiuti, compresa la pulizia delle strade)”.
Insieme Santa nel Cuore spiega che il Comune nel 2014 avrebbe dovuto risparmiare sullo smaltimento rifiuti e conseguentemente abbassare la Tari. “Basti leggere la delibera di Giunta del 7 aprile dello scorso anno, secondo la quale emergeva ‘l’evidente economicità di inviare i rifiuti provenienti dal centro di pretrattamento di Santa Margherita Ligure (via Dogali) all’impianto di recupero di Albiano Magra ad un prezzo pari a 115 euro a tonnellata (a fronte dei 150,30 riconosciuti precedentemente ad Amiu)’, oltre a 5 euro a tonnellata per coprire la maggior distanza di tale discarica rispetto a Scarpino”.
Il Comune di Santa Margherita Ligure, dal marzo 2014, non conferisce più nel sito genovese. “I consiglieri di opposizione (e non soltanto), letto il bilancio di previsione 2014 (all’alba di questa amministrazione) si aspettavano una riduzione della tassa, a fronte della riduzione dei costi di conferimento ad Albiano Magra. Ma così non è stato, come si evince dal documento relativo alle aliquote dell’anno 2014, che mostra come la tassa sia aumentata sensibilmente”, prosegue il gruppo.
Poi qualche esempio: “Le abitazioni con un solo componente hanno subito, lo scorso anno, un aumento di ben 18,22 punti percentuali, quelle con 3 componenti del 15% e quelle più numerose (6 componenti) del 20,89%. Le stesse abitazioni, quest’anno, potranno beneficiare di una diminuzione del solo 6,79%. Una bella fregatura”.
La minoranza prosegue ancora nella spiegazione. “Senza entrare nel merito dei manifesti propagandistici, che provenendo da un’amministrazione si commentano da soli, si ritiene di dover sintetizzare ancora un po’. Numeri e dati ufficiali alla mano, si osserva come non solo nel 2014 l’amministrazione Donadoni non abbia abbassato la Tari (diminuzione peraltro fisiologica dovuta al rammentato conferimento ad Albiano Magra), ma addirittura abbia chiesto ai sammargheritesi di pagare (in media, per le abitazioni) il 16% in più nel 2014, rispetto al 2013, ed il 10% in più nel 2015”.
Per Claudio Marsano, Angelo Bottino e Fabiola Brunetti, la situazione è molto chiara. “In buona sostanza, i cittadini dovranno far fronte ad una tassa, che in questi due anni è aumentata considerevolmente, ma evidentemente c’è ancora chi preferisce il fumo all’arrosto”, concludono.