Profughi, Rosso e Berrino: “Basta sommare altre emergenze all’emergenza”

Osiglia arrivo profughi

Liguria. “Siamo molto preoccupati per i continui arrivi di nuovi immigrati nella nostra regione. Per oggi ne sono attesi 150 di cui 70 che dovrebbero essere ospitati in varie strutture a Genova e gli altri tra Savona, La Spezia e Imperia. Non pensiamo che questa situazione possa essere sostenuta ancora a lungo. Il territorio ligure non è in grado di accogliere più nessuno anche perché non ci sono garanzie sui tempi di permanenza sul nostro territorio da parte di queste persone che come sappiamo tendono spesso a fuggire dai centri dove sono accolti trasformandosi in autentici “fantasmi” all’interno della nostra società con tutto ciò che comporta in termini di garanzia di sicurezza e di salute pubblica, visto che in molti casi sono affetti da malattie infettive come la scabbia”.

Così intervengono il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria Matteo Rosso e Gianni Berrino, consigliere regionale e assessore a Turismo di Fratelli d’Italia.

“Come più volte ha sottolineato il presidente Toti – dicono Rosso e Berrino – il problema va risolto a monte per evitare che precipiti a valle, come sta accadendo ormai da quasi due anni a questa parte. Bisogna impedire le partenze: è l’unica soluzione al problema. La Liguria e Genova in particolare sono al collasso. È impensabile continuare ad accogliere questi disperati in strutture improvvisate in pieno centro a Genova dove i residenti pagano fior fiore di tasse sulla casa o in stazioni ferroviarie, come nel caso di Ventimiglia, dove devono transitare i turisti diretti sulle nostre coste per le vacanze. Il governo deve stoppare questa assurda politica dell’accoglienza che penalizza i liguri e non aiuta di certo nessuno, neppure chi viene “parcheggiato” a tempo indeterminato qua e là per la nostra regione». L’assessore al Turismo Berrino poi annuncia: «Come gruppo consiliare insieme al collega Rosso ci opporremo perché non siano portati nuovi immigrati alla Fiera di Genova. Abbiamo la stagione turistica in corso e manifestazioni in programma: è impensabile che il quartiere fieristico del capoluogo sia trasformato in un Cie improvvisato”.

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