Nuovi organi

Pd ligure ancora in attesa del commissario, per quello genovese lunedì arriva la nuova segreteria

L'assemblea provinciale dovrà votare la proposta di riforma del segretario Terrile. Sul regionale decide Renzi che torna a Roma giovedì.

cronaca

Genova. Ancora nessuna news da Roma sul nome del commissario che dovrà traghettare il partito democratico ligure fino al congresso. Dopo il nulla di fatto nella segreteria nazionale di giovedì è apparso chiaro che sarà il premier Matteo Renzi a scegliere il nome, magari consultandosi con i due ministri liguri Roberta Pinotti e Andrea Orlando. E Renzi, reduce da Bruxelles per partecipare al vertice sulla Grecia ha in agenda per domani e dopo un viaggio in Kenya ed Etiopia.

Difficilmente quindi potrà affrontare la questione prima di giovedì al suo rientro a Roma. Si dice che il nome dovrebbe uscire comunque entro sabato quando sarà convocata l’assemblea nazionale ma dal pd ligure fanno sapere che in realtà si tratta di una falsa scadenza, in quanto semmai sarebbe la direzione e non l’assemblea a dover ratificare il commissariamento. Ma sembra comunque questione di pochi giorni anche se appare evidente come non ci sia la fila nel partito per assumersi un incarico di questo tipo, visto la netta spaccatura che si è palesata anche nell’assemblea di una settimana fa.

Una data certa invece riguarda il partito genovese guidato da Alessandro Terrile che lunedì 20 luglio, esattamente tra un settimana, ha convocato l’assemblea provinciale dove porterà una proposta unitaria per rilanciare il partito dopo le polemiche post primarie e post elettorali.

Una proposta che contiene in sé anche una riforma degli organi: segreteria dimezzata, si dice, dove dovrebbero comparire rappresentanti di tutte le correnti: “Ci saranno alcuni aggiustamenti – dice – il segretario che non vuole dare nessuna anticipazione – ora tutti sembrano essere interessati solo ai nomi ma quello che conta davvero sarà la proposta per il futuro del partito”.

Una proposta dove verrà ribadito certamente il sostegno all’amministrazione comunale di Tursi, sostegno che più volte i benzinai avrebbero voluto togliere ma che, come ha fatto capire anche il vice di Renzi Guerini, in questo momento non può essere messa in discussione.

La proposta sarà votata dall’assemblea, dove i ‘cuperliani’ hanno saldi numeri, ma l’augurio di molti è che, almeno in sede genovese, il tentativo di ridare almeno una parvenza di unità al partito vada a buon fine.

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