Il dato

Liguria, Unioncamere: produzione industriale ancora in calo, migliora la fiducia

stile artigiano 2014 savona

Liguria. Ancora di segno negativo l’andamento della produzione industriale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-1,9%), anche se in leggero recupero. Più marcato il calo per le imprese artigiane che hanno dichiarato una variazione pari al -5,8%. I dati arrivano da un’indagine dell’Istituto G.Tagliacarne per conto di Unioncamere Liguria.

L’unico comparto che ha dichiarato una variazione positiva è quello relativo alle industrie elettriche ed elettroniche (+5%); restano sostanzialmente stabili le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto mentre tutti gli altri settori denunciano un calo produttivo. A livello provinciale, al di là del fatto che prevale un giudizio complessivo di stabilità rispetto ad un anno fa, Imperia registra la variazione negativa più alta (-2,8%), seguita da Genova (-2,2%), La Spezia (-1,3%) e Savona (-1,1%). Il saldo tra indicazioni di aumento e diminuzione risulta negativo in 3 province su 4: solo Savona esprime un cauto ottimismo.

Il fatturato continua a risultare in discesa in tutti i settori (-1,7% per il totale delle imprese, -5,1% per le artigiane), ad eccezione del comparto elettrico ed elettronico (+1,5%) e meccanico/mezzi di trasporto (+0,2%): il 47% delle imprese intervistate ha dichiarato una condizione di stabilità rispetto allo stesso periodo del 2014, il 24% un aumento e il restante 29% un calo.

Dati incoraggianti provengono dalle imprese esportatrici, che nel primo trimestre dell’anno hanno registrato un fatturato estero in aumento (+1% il totale delle imprese, +0,5% le imprese artigiane). Tra i settori trainanti particolarmente significativo l’apporto delle industrie elettriche ed elettroniche (+3,6%) e di quelle alimentari (+2,6%).

La provincia di Genova accusa il calo più accentuato di fatturato totale (-2,2%) che si stabilizza allo 0,9% per le imprese esportatrici; segue Imperia (-1,8% il fatturato complessivo e +1,2% quello estero), La Spezia (-1%, +1,1%) e infine Savona (-0,6% e +1,3%).

In sensibile calo anche gli ordinativi provenienti dal mercato interno ed estero (-2,1%); anche in questo caso il comparto artigiano accusa maggiori sofferenze (-6,2%). Da segnalare il comparto alimentare che registra una contrazione del 4,7%. L’andamento degli ordini esteri non registra grandi oscillazioni rispetto al primo trimestre 2014 (+0,1%). Tutti i settori, tranne le industrie meccaniche/ mezzi di trasporto e quelle chimiche, hanno segnalato una lieve ripresa dei mercati, in particolare il settore metallurgico.

Il 50% degli operatori intervistati (52% per le imprese artigiane) puntano a mantenere inalterati nel secondo trimestre 2015 i volumi prodotti, un buon 37% (che scende al 30% per le imprese artigiane) si aspetta un aumento della produzione e solo il 13% un calo (18% per il comparto artigiano). Anche sul fronte degli ordini la maggior parte delle imprese intervistate (quasi il 60%) tende a orientarsi verso una situazione stabile; risulta comunque in salita, rispetto ad un anno fa, la quota di chi si aspetta un aumento degli ordinativi (dal 29% al 31%), soprattutto derivanti dal mercato estero e in particolar modo nel comparto metallurgico. Predomina, comunque, in tutti gli altri settori un atteggiamento di prudenza.

leggi anche
camera commercio
Economia
Segnali di fiducia nell’economia genovese

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.